Personaggio capace di far sempre parlare di sé. Impegnato socialmente e politicamente. Ma questa scelta ci spiazza…
Dopo gli anni musicali e cinematografici, Adriano Celentano ha incentrato molto i suoi interventi e le sue apparizioni sugli aspetti politici e sociali. Ma nella sua vita c’è un dettaglio, non di poco conto, che rappresenta una enorme contraddizione. Ecco quale.
Un artista poliedrico. Capace si spaziare dalla musica, al cinema. Passando per la conduzione di programmi di grandissimo successo. Diventato famoso giovanissimo, ancora oggi, 84enne, è uno dei personaggi più famosi. Che quando riappare fa sempre parlare di sé.
Difficile sintetizzare la carriera di Adriano Celentano. E’ soprannominato il “Molleggiato” per il suo peculiare modo di ballare. E’ autore di alcuni dei brani più apprezzati della musica italiana. Vincitore di un Festival di Sanremo, lega il proprio nome a canzoni immortali. Da “Azzurro” a “Il ragazzo della via Gluck”, “24mila baci” e, più in là con gli anni, “Io non so parlar d’amore” e “L’emozione non ha voce”.
Ma ha recitato in svariati film, soprattutto tra gli anni ’70 e ’80, spesso in coppia con Ornella Muti. In tv, poi, i suoi show sono sempre stati un boom di ascolti. E a piacere erano i suoi interventi, anche di natura politica. Ma restano iconici i suoi interminabili silenzi. Tra i programmi di maggiore successo, “Svalutation”, “Francamente me ne infischio”, “Rockpolitik” e “La situazione di mia sorella non è buona”.
Sposato dal 1964 con l’attrice Claudia Mori, con cui ha condiviso anche qualche successo musicale. Dal matrimonio nascono tre figli: Rosita (1965), Giacomo (1966), e Rosalinda (1968).
Il “tradimento” di Adriano Celentano
Quando parliamo di “tradimento”. Non ci riferiamo alle voci, mai confermate, di un presunto flirt giovanile con Ornella Muti. Ma a qualcosa di molto più profondo. Le idee e gli ideali. Da sempre, infatti, Adriano Celentano ha manifestato una grande e nobile attenzione verso l’ambiente. Fin dalla canzone “I ragazzi della via Gluck”, in cui si scagliava contro la cementificazione selvaggia.
E anche negli ultimi anni, con i suoi spettacoli e con i suoi interventi, ha sollecitato spesso a una maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Soprattutto con particolare riferimento al grave fenomeno del riscaldamento globale.
E allora sorprende molto che nella disponibilità del “Molleggiato” vi sia una vetusta Mercedes s600 del 1995 con una cilindrata di 5987 cm3. Proprio lui che, con il suo successo potrebbe permettersi quasi qualsiasi autovettura. Proprio lui che ha fatto dell’ambientalismo una stella polare del proprio percorso culturale.
E, invece, ecco la Mercedes s600. Essendo un veicolo prodotto in un’epoca in cui delle emissioni inquinanti importava poco o nulla, si tratta di un’auto davvero poco ecologica. Che, peraltro, monta un motore potentissimo, da 6 litri, che certamente emette una quantità di CO2 superiore a i 2 litri che circolavano ormai oltre 25 anni fa. Insomma, Adriano Celentano uscirà pure di rado, come recita un suo album, ma quando lo fa inquina moltissimo…