Fanno leva sul brutto momento che chi guida automobili a benzina sta attraversando e poi ti tolgono tutto prima che tu possa capire l’inganno: attenzione a non rispondere mai e poi mai a questo tipo di annuncio!
Le truffe ai danni degli automobilisti non avvengono soltanto in strada, possono raggiungervi anche sul vostro smartphone quando vi sentite più al sicuro e non ve lo aspettereste mai.
Un vero furto
In questo periodo di grande difficoltà il prezzo del carburante – e non si parla solo della benzina ma anche del metano – è ancora alto nonostante gli interventi del Governo Draghi prima della sua caduta: fare il pieno continua a non essere una bella esperienza e chissà per quanto tempo continuerà ad andare avanti questa situazione.
In momenti delicati ovviamente ci sono tante persone che cercano di dare una mano ma non mancano mai purtroppo i cosiddetti sciacalli, chi approfitta delle persone in difficoltà o in questo caso di una categoria molto specifica di persone, gli automobilisti, per fare soldi in modo poco pulito. L’ultima trovata è a dir poco malefica.
Tutti possediamo uno smartphone e quasi tutti abbiamo avuto brutte esperienze con le chiamate fake di presunte agenzie di recupero crediti che intendono solo sfilare soldi alle persone così poco informate da cascarci. Purtroppo però, l’ultima truffa legata alla benzina è davvero credibile. In molti hanno abboccato anche sapendo i rischi che si corrono in questi casi.
Peggio di The Ring
Come nel famoso film horror dove rispondere ad una banale telefonata porta a conseguenze terribili, anche nel caso di questa truffa quello che sembra un banale messaggio sul cellulare si trasforma rapidamente in un incubo. La truffa è articolata in questo modo, un messaggio apparentemente innocente potrebbe arrivarvi su Whatsapp o Telegram, magari in qualche gruppo in cui siete stati inseriti senza apparente motivo.
La truffa sfrutta – illegalmente – il nome di grandi distributori di carburante quali Eni, Agip o Q8 e si presenta tramite un messaggio che fa più o meno così: “Il distributore X o Y regala 10.000 buoni benzina del valore di 100 Euro. Clicca qui per ottenere lo sconto”. Piccolo problema, è tutto falso e cliccare quel link è una sentenza per il vostro conto in banca.
Il link porta spesso a pagine che vi chiedono un gran numero di informazioni personali tra cui anche le coordinate bancarie: i rischi variano dal furto di dati fino al vero e proprio prelievo illecito di denaro dal vostro conto. Ignorate questi messaggi, come sappiamo bene, solo i canali ufficiali autorizzati dal Governo possono promuovere sconti sulla benzina che spesso riguardano determinate categorie di automobilisti e che non sono regalati a caso su canali Telegram.