Forse non tutti sanno che diversi anni il pilota di Tavullia è stato protagonista di un episodio a tinte davvero inquietanti. Che cosa è successo a Valentino Rossi? Di cosa è stato vittima? Ecco tutti i dettagli su questa vicenda del passato!
Valentino Rossi è uno dei piloti motociclistici maggiormente vincenti nella storia di questo sport. Infatti, ha al suo attivo ben 9 titoli mondiali vinti nelle varie categorie. Il primo titolo in 125 arriva nel 1997. Da quel momento in poi è un susseguirsi di trionfi. Un campione che ha appassionato milioni e milioni di persone, anche per il suo personaggio estroverso e fuori dalle righe! 
Rossi ha conquistato anche il mondiale nella classe 250 nel 1999 e nella classe 500 nel 2001. Ben 6 i titoli vinti in MotoGP (2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2009). Ma per cosa è stato tristemente protagonista diversi anni fa quando era ancora assoluto protagonista in pista? Ecco tutti i dettagli!
L’incubo per Valentino
Nel 2010 – quando Valentino correva da campione del mondo in carica con la Yamaha – il pilota è stato tristemente protagonista di una vicenda a tinte fosche e inquietanti. Infatti, venne preso di mira da un pericoloso stalker, ossessionato dal suo personaggio. Si trattava di un operaio – all’epoca di 42 anni – che aveva minacciato pesantemente il campione di Tavullia.
L’uomo aveva inviato alle redazioni di varie testate giornalistiche un inquietante messaggio condito di parole intrise di odio verso Valentino. Inoltre, si era reso protagonista di e-mail e di chiamate anonime. I messaggi erano stati diretti anche allo stesso Valentino e ai parenti di quest’ultimo. L’uomo – originario di Casale Monferrato – venne ‘scovato’ qualche tempo dopo dalle forze dell’ordine e arrestato per stalking e minacce dalla Digos della Questura di Pesaro. Ma che messaggio aveva rivolto a Valentino?
Il messaggio inquietante
“Ammazzerò Valentino Rossi, gli sparerò un colpo di pistola al Mugello, durante il Gran Premio” – questo l’incredibile messaggio che aveva scritto l’uomo. L’operaio – fortunatamente – non è mai andato oltre a minacce di tipo scritte e verbali. Inoltre, non è mai stato visto nelle zone dei circuiti nei quali era impegnato il pilota o presso la sua abitazione. Nella casa dello stalker venne trovato materiale contro Valentino, ritagli di giornali e vari numeri di telefono. Le prove contro l’operaio furono schiaccianti. 
Dopo l’arresto, Valentino Rossi aveva voluto pubblicamente ringraziare le forze dell’ordine per il grande impegno profuso. Queste erano state le sue parole: “Devo ringraziare la Polizia e il Questore di Pesaro. Sono riusciti a catturarlo in brevissimo tempo, perché lui ha fatto un errore. Certo, dispiace sapere che c’è qualcuno che ce l’ha tanto con te senza motivo”.