Al mondo esistono alcuni cartelli stradali che possono anche non essere rispettati. Non c’è da preoccuparsi, perché è tutto legale.
Quando ci si trova a viaggiare in strada, si sa, la necessita di riconoscere ogni tipo di segnaletica è fondamentale. Proprio su questo si basano i test per poter avere la patente di circolazione, vista l’importanza di tali cartelli. Eppure, ne esistono alcuni che possono anche essere non rispettati, visto che la legge lo permette. Andiamo ad indicare quali sono e i motivi per cui si può effettuare tale operazione.
Sembra un eufenismo, ma così non è. Esistono delle segnaletiche che possono essere evitate, anche perché, spesso, la maggior parte delle persone non li conosce. D’altronde esistono e si possono trovare in più luoghi. Ora ne elencheremo un po’ di quelli che non si conoscono, ma che si possono trovare sul web. Un aiuto agli automobilisti che possono incorrere in tali divieti. Sembrano simili a quelli che tutti conosciamo, ma fondamentalmente non lo sono.
In che modo deve essere fatta una segnaletica regolare
La legge in merito ai cartelli stradali parla chiaro. Vi sono degli enti che possono montarli e non può farlo chiunque. Inoltre, hanno delle specifiche da rispettare. In caso contrario, non sono regolari e possono essere elusi. Secondo la regolamentazione la segnaletica verticale deve avere nella parte anteriore le dimensioni, la forma, i colori e le caratteristiche indicate dal Codice della strada. Il retro deve essere di colore opaco o neutro e con il timbro dell’ente o l’amministrazione che gestisce la strada.
Chi può montare i cartelli stradali
Quando non vengono rispettate le leggi in merito al montaggio della segnaletica stradale è possibile non rispettarla. Coloro che possono porla sulle strade sono: gli enti proprietari e i comuni. I cittadini, però, possono emettere un ricorso al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Se queste linee guida sopracitate non vengono rispettate, allora si incorrerebbe in una sanzione amministrativa pecuniaria che arriva fino a 419 euro. Quindi l’autorizzazione dell’ente o del comune deve essere posta sul retro del cartello. Inoltre, è fondamentale che venga emesso un provvedimento restrittivo in merito.
Sono stati svariati i casi in cui i giudici di pace e alcuni tribunali del nostro paese sono stati riempiti di lavoro per via dei ricorsi arrivati sulle loro scrivanie. Quindi, le contravvenzioni che giungevano ai cittadini non rispettavano le regole. Però, secondo la Suprema Corte di Cassazione, l’ordinanza sindacale nella parte posteriore del cartello non può essere un motivo valido per poter contestare una multa.