Basta con le officine per poter riparare un’auto. Da oggi esiste un modo più semplice ed economico per far sì che si riparino da sole.
La manutenzione del proprio mezzo di trasporto può diventare un salasso per i proprietari, costretti, spesso, a recarsi dai meccanici per poter ovviare ad alcuni problemi. Oltre alle spese dovute alla benzina, al bollo e all’assicurazione, quindi, vi sono degli inconvenienti che, a volte, costringono le persone a fare dei finanziamenti per poter ovviare al disagio. Ora, però, da un’istituto di ricerca coreano è in arrivo un materiale che consente di evitare di andare in officina.
Non vi è bisogno sempre di un incidente stradale per poter rompere la propria automobile, ma può bastare qualsiasi tipo di inconveniente. Fra i peggiori e più continui ci sono quelli relativi alla carrozzeria, che si può rigare in vari modi. Può anche avvenire che venga rovinata anche solo se è ferma al parcheggio sotto casa, se non, addirittura, per via di uno screzio che può essere effettuato con una semplice chiave. La scienza, però, per fortuna viene incontro a tali dinamiche, basta darle il tempo di essere messa in pratica.
Come dire addio alle officine
I meccanici non saranno lieti di questa novità, ma lo saranno i proprietari dei mezzi a quattro ruote. Infatti, è stato inventato uno speciale rivestimento della carrozzeria che permette di ripararsi da solo in caso vi siano dei righi. La soluzione chimica composta usufruisce dei raggi solari per ricomporre il danno, così da vedere la vernice della propria automobile nuova come appena presa dal concessionario.
La nascita dell’auto che si ripara da sola
A creare un’invenzione del genere è stata la Korean Research Institute of Chemical Technology. I ricercatori, in effetti, sono riusciti a ideare un qualcosa che mai si era visto in precedenza. I test sono stati effettuati prima su un modello in miniatura di un’automobile. La buona riuscita ha poi permesso di sfruttare il composto chimico anche da parte di un’auto a grandezza naturale. Il team che ha messo in atto questa idea sono stati i dottori Kim, Jeong e Park.
L’esposizione del modellino ai raggi del sole di mezzogiorno per 30 minuti ha permesso di far ricomporre la vernice che si era rovinata. Sono stati utilizzati, per comporre il rivestimento, dei polimeri del tutto speciali, insieme all’apporto di alcuni dinamici legami chimici. Questi ultimi possono rompersi, ma poi auto-ripararsi da soli grazie ad uno stimolo esterno.