Click, sei stato beccato dall’Autovelox, ora che succede? Eppure andavi alla velocità indicata dal limite, non hai spinto troppo sul pedale…niente paura. In alcuni luoghi, se vai alla velocità “corretta” ti pagano loro!
Uno scatto di un Autovelox non è mai una buona cosa. A meno che non vi siate imbattuti in quelli “speciali” che non solo non vi tolgono nulla ma possono farvi perfino vincere dei soldi. Provare per credere.
Ricaricami il conto
Sappiamo tutti quanto è brutto imbattersi in un Autovelox quando non si stanno esattamente rispettando alla lettera i limiti imposti dal Codice della Strada: questi strumenti a disposizione della polizia municipale così odiati che alcune persone sono arrivate ad abbatterli a fucilate – ne abbiamo parlato in passato – non perdonano!
Essere immortalati da un Autovelox significa prendere una multa, poco ma sicuro. L’unico modo per evitare il salasso è dimostrare che la polizia stradale non aveva segnalato in modo corretto l’oggetto sulla strada e che di conseguenza la sanzione non può essere convalidata.
Ma se vi dicessimo che in alcuni casi essere fotografati da questi strumenti può essere addirittura una benedizione? Ci credereste? Dovreste perchè la lotteria degli Autovelox è reale ed è una cosa che potrebbe radicalmente cambiare il modo in cui il cittadino medio considera questo strumento.
Meno corri, più guadagni
Proprio in questi giorni sul web circola una curiosa notizia apparentemente fondata e confermata dalla stampa del paese in cui si sta tenendo la cosiddetta Speed Camera Lottery ossia la lotteria degli Autovelox: partecipare è la cosa più semplice del mondo basta guidare nell’area in cui si trova uno di questi strumenti assicurandosi di rispettare i limiti di velocità.
L’Autovelox scatterà una foto sia se avete superato il limite che se non lo avete fatto ma mentre nel primo caso vi arriverà una bella multa nella cassetta della posta, nel secondo sarete automaticamente iscritti nella lista dei buoni e dei partecipanti alla lotteria che mette in palio i soldi pagati in multe dai trasgressori.
Questo assurdo esperimento – che ha contribuito a ridurre la velocità media delle auto dove si è svolto – è stato avviato in Svezia basandosi su uno studio psicologico di Kevin Richardson che lo propose nel 2010 quasi come uno scherzo. E invece, è tutto vero e sta anche funzionando, sfruttando il sistema di feedback positivo che premia i comportamenti socialmente utili.
Una cosa del genere in Italia per il momento non è neanche lontanamente considerata dai politici ma chissà. Magari un domani anche gli automobilisti italiani “faranno a gara” per rispettare i limiti. E vincere potenzialmente del denaro!