Se non volete che le autorità vi ritirino la carta di circolazione e vi facciano una multa da capogiro, meglio non commettere questo errore.
Avere un mezzo di trasporto proprio, si sa, può comportare un’enorme esborso di denaro, a partire dal finanziamento per farlo proprio, fino alle spese per il mantenimento. Vederselo portare via da parte delle autorità non è proprio il massimo e si odierà quel momento passato per tutta la vita. Un errore fatale può comportare l’arrivo del carro attrezzi e il saluto finale alla propria auto, che è come se ti strappassero il cuore dal petto. Meglio quindi non sbagliare e conoscere al massimo ogni normativa del Codice della strada.
Vi sono alcune regole sulle quali gli agenti della stradale non transigono. Una fra queste può comportare il ritiro della carta di circolazione e una multa che di certo non scorderete. Si tratta di una di quelle normative atte a tutelare varie circostanze della vita quotidiana, come l’incolumità delle persone in strada e l’aspetto ecologico del settore.
Multa e ritiro della carta di circolazione nei giorni odierni
Nessuno vorrebbe incorrere in un errore su strada, ma spesso ci si dimentica quanto può essere semplice farlo. Magari, a volte, si effettuano operazioni di cui non si conoscono bene le dinamiche, con una facilità che sembra essere figlia della disattenzione o di un eccesso di confidenza. Fra questi ci sono tutti coloro che decidono di mettere mano al portafogli e modificare il proprio mezzo di trasporto, ma facendolo senza conoscere bene la regolamentazione vigente.
In che caso vi è una grande multa e il ritiro della carta di circolazione
Per poter effettuare le operazioni di modifica vi è la necessità di avere da una parte un bel gruzzoletto di denaro. Sbagliare, però, in tal caso, potrebbe far incorrere in delle sanzioni indimenticabili. In effetti, si parla di una contravvenzione che parte da 422 euro, fino all’obbligo di revisione forzata, passando per il ritiro del libretto. Questo è tutto quello che di più pesante si può fare a un’automobilista. Attenzione quindi! La legge consente di poter effettuare modifiche al proprio mezzo di trasporto, ma seguendo le seguenti linee guida:
Il tuning è permesso, a patto che il motore venga potenziato tramite un sistema adatto all’alimentazione a metano o GPL. Necessita anche del collaudo. Le precedenti richieste da parte del Codice della strada sono figlie del decreto semplificazioni 2020.