Si sottolinea spesso come sia fondamentale rispettare il limite di velocità quando si è al volante, pena una multa che può essere anche piuttosto cara (oltre in alcuni casi alla decurtazione di punti dalla patente). Ma anche i più prudenti possono andare incontro a conseguenze poco piacevoli.
Essere prudenti quando ci si mette al volante è fondamentale per non creare limiti a se stessi e agli altri ed è per questo che rispettare il limite di velocità rappresenta l’imperativo numero uno per viaggiare in sicurezza.
I trasgressori possono andare incontro a conseguenze decisamente poco piacevoli, come previsto dal Codice della Strada all’art. 142 comma 7, 8, 9 e 9bis. L’importo da pagare cresce a seconda di quanto si superi il limite previsto, ma diventa superiore del 30% se l’irregolarità viene commessa nelle ore notture, ovvero dalle 22 alle 7. Non tutti lo sanno, ma essere troppo cauti non è guardato in modo positivo dalle norme in vigore.
Attenzione alla velocità quando sei al volante
Premere eccessivamente il pedale dell’acceleratore può essere pericoloso, oltre a essere proibito dal Codice della Strada. Non tutti, infatti, hanno prontezza di riflessi e riescono così a frenare in tempo qualora dovesse esserci un’emergenza.
Non tutti lo sanno, però, è importante prestare attenzione alla propria velocità anche in senso opposto, quindi quando si va troppo piano. Un modo di agire che può riguardare soprattutto i più giovani, ce non hanno ancora maturato esperienza al volante, ma anche a chi non è più giovanissimo e si sente più tranquillo a comportarsi in questo modo.
Le norme a riguardo, però, parlano chiaro. Il rischio concreto di andare incontro a una multa se si viaggia troppo lentamente può essere davvero concreto, anche se spesso può capitare soprattutto se i controlli sono troppo fiscali. Insomma, mostrarsi troppo prudenti non è sempre un bene.
Le conseguenze per chi va troppo piano
Ma quale sarebbe il motivo per cui si può subire una multa se si va troppo piano? Si punta a evitare che si creino congestioni e intralci al traffico, che possono danneggiare gli altri automobilisti soprattutto nelle ore di punta.
L’articolo 141 del Codice della Strada parla chiaro: “Il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione” – si legge.
Ulteriori dettagli sul concetto di limite minimo di velocità vengono dati all’articolo 142: “Gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, in alcuni tratti di strada”.
A differenza del limite massimo, stabilito a seconda del tipo di tratto stradale, in questo caso non c’è quindi un limite minimo arbitrario, ma che può essere stabilito da chi le gestisce o dalle amministrazioni comunali. Questo può essere indicato tramite uno specifico cartello stradale: un segnale d’obbligo, ovvero un cartello rotondo blu con indicata in bianco la velocità in km/h, sotto alla quale non è permessa la circolazione.
Le sanzioni per gli irregolari possono andare da un minimo di 41 a un massimo i 168 euro.