Ne hanno costruite talmente poche che ad oggi potrebbero valere una vera fortuna. Questa vettura costruita da una famosa – ed estroversa – carrozzeria italiana adesso si rifà su tutti gli “hater” che la criticarono al tempo.
Alla sua uscita, fece storcere il naso a parecchi critici. Oggi si prende la sua rivincita: un esemplare ben conservato può costare quanto una Ferrari nuova di zecca…
Un miscuglio inedito
Difficile immaginare due culture più agli antipodi di quella italiana e quella giapponese: se pensiamo agli stereotipi più diffusi sulle due società, andiamo a contrapporre la carbonara al sushi, le lunghe pause caffè ai ritmi serrati di lavoro in ufficio, una società caotica ma in fin dei conti accogliente ad una produttiva dove però l’individuo è sempre più isolato. Stereotipi, per l’appunto.
E infatti, a dimostrare che Italia e Giappone non sono poi così lontane tra loro c’è un ambizioso progetto automobilistico avviato dalla carrozzeria milanese Zagato che dalla sua fondazione nel 1911 ha sempre puntato a distinguersi dalla massa, anche a costo di scontentare la critica facendo storcere qualche naso. Il progetto congiunto con la Autech, sussidiaria della ben più famosa Nissan, non potrebbe rispondere meglio a questi principi.
Le due case realizzarono nel 1990 la Autech Zagato AZ-1, una particolare coupé con il motore della Nissan Leopard, una vettura non esattamente briosa, modificato ad hoc per erogare più cavalli. Quello che ne uscì fuori fu una sportiva di razza con motore V6 da quasi 300 cavalli e delle vistose pinne frontali che ricordano vagamente quelle di uno squalo makò. Ma non si tratta certo di una vettura priva di seguito…
Buona la seconda
Autech e Zagato ricevettero parecchie critiche per la loro prima collaborazione, prodotta in circa 106 esemplari, ma ignorarono i crisi come solo i grandi sanno fare. Nel 1993, arrivò una seguace spirituale della AZ-1, una vettura praticamente sconosciuta in Italia ma dal design decisamente interessante. E fa gola anche ai collezionisti considerando che in totale ne sono state costruite appena 16 se i dati forniti dai costruttori sono affidabili.
La Autech Gavia è una versione potenziata della AZ-1, una vettura particolare quanto rara. Non vale quanto la AZ-1 originale, per qualche ragione, che è stata valutata intorno ai 100.000 Euro soprattutto per la sua rarità. Benché la Gavia sia pure più difficile da trovare la base d’asta richiesta per questo esemplare sponsorizzato su Bonhams è decisamente più contenuta.
L’automobile risalente al 1995 e con 68.000 chilometri sul tachimetro – mica tanti – è stata messa in vendita dal suo proprietario originale che progetta di farci almeno tra i 30.000 ed i 50.000 Euro. Una cifra modesta per un’auto così rara ma forse, l’asta ci riserverà qualche sorpresa.