La notizia della vendita dell’auto in cui è morta Lady Diana sta facendo il giro del mondo. In tanti pensano sia un’idea macabra.
Il tema che tratteremo oggi è molto delicato e può essere annoverato fra quelli di più alto valore storico degli ultimi decenni. Infatti, andremo a trattare una questione che ha toccato le pagine di tutti i giornali mondiali, mostrando ogni sfaccettatura di questo fatto di cronaca inquietante e ricco di misteri. Inoltre, anche certe notizie lasciano sconcertati e vanno raccontate per avere un quadro generale della situazione.
Intanto, quello che nessuno si aspettava è stata la comunicazione della vendita dell’auto in cui è morta Lady Diana. L’opinione pubblica si è divisa immediatamente sul tema, come l’ha sempre scissa questa donna sin da quando è entrata a far parte della Royal family. Ora, quello che ci si chiede è chi avrà il coraggio di acquistarla e cosa se ne farà. Si tratta di una Mercedes che ha subito un’incidente mortale non indifferente e che è stata ritrovata distrutta dopo il fatto.
Una fuga in strada dai paparazzi, poi lo schianto e la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Era il 31 agosto del 1997 quando questo estenuante fatto è successo, ma tutt’oggi se ne parla come fosse ieri. A guidare il veicolo era Henry Paul, il quale, dopo l’autopsia, è stato trovato con in corpo alcol e alcuni psicofarmaci. Oltre a Lady D. morì anche quest’ultimo e il fidanzato della donna, Dodi Al-Fayed. Il veicolo fu sequestrato immediatamente dopo le rilevazioni, ma sembra sia ancora conservato.
Tutti pensavano che una volta finite le indagini il mezzo sarebbe andato distrutto, ma così non è. Sembra si trovi al di fuori della città di Parigi, luogo in cui avvenne il fatto, all’interno di un container sconosciuto. La proprietà del mezzo è ancora di Jean-Francois Musa, con cui quest’ultimo effettuava dei trasporti di NCC. L’uomo crede gli spetti di diritto riaverla indietro.
L’idea è quella di venderla ad un museo situato negli Stati Uniti. Il valore commerciale dell’operazione si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Una situazione che, però, non è chiaro quanto sia voluta da parte dei famigliari delle vittime. Per il momento, le autorità non hanno chiuso la questione, non sapendo se sia giusto riconsegnargliela, oppure mandarla allo sfascio.
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