Riuscire a parcheggiare per chi non ha grandi capacità nel fare manovra a volte può essere davvero difficile. Ma c’è soprattutto un tipo di parcheggio, quello a spina di pesce, che può portare a brutte conseguenze per chi lo fa.
Guidare per molti può essere davvero rilassante, al punto tale da non ritenere un peso dover fare ogni giorno decine di chilometri per motivi di lavoro. C’è però un’azione che può spazientire molti, anche i più bravi al volante: i parcheggi.
In questo caso, infatti, è importante avere familiarità con la propria vettura e riuscire a capire quali siano le manovre possibili e quanto spazio si ha a disposizione per poter mettere in sosta la propria vettura. Ma anche qui c’è un tipo di parcheggio che può mettere a dura prova le capacità anche dei più bravi, quello a spina di pesce.
Si sente spesso parlare di parcheggio a spina di pesce, ma non tutti sanno bene cosa si indichi con questo termine. Questo tipo di parcheggio viene spesso ritenuto complesso, ma in realtà non è così. In questo caso chi è al volante deve semplicemente entrare nelle strisce, poste di solito con un angolo che può andare dai 30 ai 60° rispetto all’asse della strada.
L’inclinazione del parcheggio è quella che poi determina anche la manovra per entrare e uscire. Nel caso in cui il posto auto fosse rivolto in entrata rispetto alla direzione di marcia, il parcheggio deve necessariamente avvenire in avanti, mentre l’uscita dal parcheggio a spina di pesce sarà effettuata in retromarcia.
Questo tipi di aree di sosta risultano essere numerosi soprattutto nelle grandi città perché consentono di recuperare spazio, cosa che in genere in queste realtà spesso manca.
Nonostante questo resti il tipo di parcheggio ideale nelle grandi città a causa del poco spazio a disposizione, c’è chi sembra agire in controtendenza. E’ il caso di Pescara, dove si è verificata una situazione che ha scatenato non poche polemiche tra i residenti.
Tutto si è verificato in via Segantini, una zona non troppo lontana dal centro, dove diverse auto che erano in sosta si sono ritrovate a dover subire una sanzione inaspettata. Il probleme ha riguardato le vetture che erano state lasciate sopra il marciapiede che si trova sul lato sinistro della strada, in direzione monti-mare.
Almeno in linea teorica pensare di contestare la sanzione risulta essere impossibile. Il Codice della Strada, infatti, parla chiaro e impedisce di poter posizionare il proprio mezzo in una zona come il marciapiede dove dovrebbero invece accedere i pedoni.
Cosa c’è di strano? Ormai da anni molti automobilisti erano abituati a comportarsi come se niente fosse senza andare incontro ad alcun tipo di conseguenza. L’importo che è stato comminato è stato tutt’altro che leggero, specialmente se rapportato al numero di verbali: 87 euro.
Il vice sindaco Santilli aveva però parlato chiaro già poche settimane fa con le sue dichiarazioni a IlPescara.it. D’ora in avanti si agirà nel pieno rispetto delle regole, non per fare semplicemente cassa. Non resta quindi che adeguarsi e comportarsi correttamente.
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