Essere fermati dalla polizia non è una bella esperienza anche se si è innocenti da qualsiasi colpa. Ma subire una vera perquisizione? Davvero i poliziotti possono fare una cosa simile? Scopriamo cosa dice la legge.
La polizia effettua numerosi fermi sugli automobilisti ma quanti di questi sono condotti in modo lecito? Vediamo cosa possono fare gli agenti se ti sei fermato al posto di blocco e non nascondi niente.
Le mani addosso
Patti chiari, amicizia lunga: come gli automobilisti sono tenuti a rispettare alcune importanti regole se si trovano davanti un posto di blocco o un normale controllo della polizia stradale così gli agenti devono rispettare alcune procedure che se violate possono perfino rendere nullo un fermo per motivi molto gravi.
Al posto di blocco come sappiamo bene l’automobilista è tenuto a fermarsi e qualsiasi tentativo di eludere il fermo di polizia può causare conseguenze molto gravi, da una sanzione fino ad un vero e proprio arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Diciamo che siete stati fermati e che avete seguito rigorosamente tutte le indicazioni del Codice della Strada e Penale, ora che succede?
La domanda che molti automobilisti ci fanno è se la polizia, la finanza o chi per loro può effettivamente perquisire automobilista e macchina anche senza un mandato. Dopo tutto, non ci sono delle regole per agire in queste situazioni? Anzitutto, sapevate che vi deve essere contestata una qualche violazione del Codice della Strada per essere sottoposti a fermo? Ma non è tutto.
Controlla solo la macchina?
Teoricamente, gli agenti – secondo il Codice della Strada – possono perquisire la vostra auto ma solo nei limiti imposti dalla procedura che in questo caso, prevede che gli agenti verifichino la presenza a bordo della vostra vettura di tutti i documenti necessari per condurla, degli strumenti essenziali per viaggiare come il triangolo d’emergenza o il giubbotto catarifrangente e lo stato dell’automobile, ad esempio se presenta danni che ne pregiudicano la circolazione per strada.
Ovviamente, questo significa che la polizia non può deliberatamente perquisire un automobilista senza una valida ragione. E’ successo tempo fa a Milano al calciatore del Milan Bakayoko che è stato rudemente fermato e perquisito dagli agenti: in quel caso, i poliziotti inseguivano un sospettato molto simile al giocatore – a loro detta – accusato di aver sparato con un’arma da fuoco.
La polizia insomma può controllare la vostra auto ma nei limiti del regolamento a meno che non abbia ragioni valide per sospettare la presenza a bordo di droga, armi o altri corpi del reato. I poliziotti più svegli ovviamente potrebbero usare la scusa di controllare se nel bagagliaio c’è il triangolo di segnalazione per ispezionare il portabagagli cercando qualcosa di illegale, ma questo è un altro discorso. Tenetelo a mente e non ostacolate le operazioni!