Conosciamo tutti il funzionamento delle cinture di sicurezza ma qualche decennio fa, alcune case provarono a realizzarle in modo differente. Purtroppo, l’idea era buona ma la realizzazione non fu all’altezza.
I cambiamenti non sempre vengono accolti in modo piacevole dalla società. Ecco un caso in cui un’invenzione potenzialmente rivoluzionaria ha fallito pesantemente.
Come cambiare tutto
Oggi, le automobili si guidano praticamente da sole e non è un’esagerazione: pensate alla Tesla e al suo rivoluzionario – ma ancora imperfetto – Autopilot, un sistema che permette all’automobilista di rilassarsi mentre la sua vettura si occupa di tutto il resto. I sistemi tecnologici tolgono sempre più responsabilità ed impacci a chi guida. Ma possiamo fidarci davvero?
Questo tema è stato di grande attualità anche a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, un periodo in cui sicuramente non esistevano ancora tutte le tecnologie automatizzate che possiamo vantare oggi ma in cui le case automobilistiche cercavano comunque soluzioni per rendere più semplice la vita del guidatore.
Ad esempio, avete mai sentito parlare delle cinture di sicurezza automatiche? Certo che no, che assurdità, penserete voi. Eppure, un paio di importanti marchi sul mercato americano provarono davvero questa invenzione che si rivelò geniale quanto problematica e pericolosa.
Rischio di impiccagione
Negli anni ottanta, case come Honda svilupparono un sistema di cinture di sicurezza automatizzate in seguito ad un sondaggio condotto negli Stati Uniti in cui il 99% degli intervistati si lamentò proprio della necessità continua di allacciare e slacciare lo strumento di protezione. Come funzionava questa strana idea? Presto detto.
Quando la portiera veniva aperta e chiusa, la cintura fissata in diagonale nell’abitacolo si avvolgeva attorno al petto del guidatore da sola tramite dei tiranti e la persona in questione doveva solo allacciarla. I primi modelli arrivarono nel 1990 ma si dimostrarono subito proni alle rotture e molto pericolosi perchè se la cintura non era perfettamente posizionata attorno al petto del guidatore, poteva anche rompergli il collo in caso di incidente.
Il prodotto rimase sul mercato per un paio di anni prima che la NHTSA rivedesse la sua precedente decisione di considerare le cinture automatiche un degno sostituto dell’air bag. Ad oggi, nessuno ha più pensato di introdurre un elemento che per quanto rivoluzionario e geniale, venne realizzato in modo pessimo mettendo a rischio tanti guidatori e passeggeri e aggiungendo costi inutili all’auto che le montava. Tutto per pigrizia!