La casa tedesca Volkswagen è l’esempio perfetto di un’industria automobilistica di successo. Vende milioni di auto ogni anno, ha prodotto vetture che spaziano dall’utilitaria alla supercar. Ed ha un ottimo record all’attivo.
Sapevate che la Volkswagen ha battuto un record relativo ai motori diesel? E non è tutto. Il primato è nelle sue mani da quasi mezzo secolo.
Tra i record più interessanti e longevi ma meno conosciuti del mondo automobilistico si può contare anche quello dei sessanta minuti, un primato molto ambito anche nel ciclismo. Per ottenere questo record, tutto ciò che bisogna fare è percorrere il numero di chilometri più elevato possibile in un’ora di tempo, in pratica, una gara di endurance come quella del maggior tempo percorso driftando che ha ottenuto la tedesca BMW non troppo tempo fa.
In Germania se la cavano molto bene con le sfide di resistenza a quanto pare: il primato dei sessanta minuti infatti è in mano ad una casa famosissima in tutta Europa per essere la prima vera marca di auto del popolo tedesca. Parliamo ovviamente di Volkswagen che fu in grado di ottenere un primato di tutto rispetto in questo campo.
Ma la cosa più assurda è che il record ottenuto dal marchio nel 1980 è ancora intatto. Questo significa che da ben 42 anni, VW mantiene un record che nessun’altra casa si è rivelata in grado di scalfire. E non è che non ci abbiano provato. Qual è il segreto dietro un successo così duraturo?
Il primato venne stabilito il 18 ottobre del 1980 sulla nota pista di Nardò, uno dei circuiti più noti tra gli appassionati del marchio tedesco VW anche per aver dato il nome alla supercar che avrebbe poi fatto da base per la nascita della Bugatti Veyron in cui il marchio ha avuto un ruolo fondamentale. Il bello è che la vettura usata per questa impresa pugliese – Nardò si trova qui da noi in Italia – non sembra nemmeno un’auto.
La Aerodynamic Research Volkswagen o ARVW se preferite è una sorta di missile terra-terra, un’auto che ricorda vagamente i bob usati alle olimpiadi invernali se vi è mai capitato di vedere una competizione di questo tipo. Questo mezzo riuscì a mantenere una velocità media di 353 chilometri orari per un’intera ora, roba da fondere il motore di una Ferrari.
A contribuire alla riuscita del primato ci sono varie soluzioni tecnologiche: il bassissimo coefficiente di resistenza all’aria del bolide – appena 0,15 di CX – e il suo peso contenuto ad 800 chilogrammi. Ed il resistente motore completamente alimentato a diesel da 175 cavalli che si prestò perfettamente per l’impresa. Ultima curiosità, i piloti titolari del record sono Helmut Henzler e Keke Rosberg. Si, il secondo è proprio il papà di Nico Rosberg, l’asso della Formula Uno. Buon sangue non mente.
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