Per ovviare alla mancanza dei materiali la Mercedes ha deciso di trovare una soluzione senza precedenti. Vediamo di che si tratta.
Nel 2022 ci sono delle dinamiche che le aziende sono costrette ad affrontare, ma facilitate dall’avanguardia della tecnologia che è a loro disposizione. Si va dai marchi minori, fino a quelli più noti sul mercato, che necessitano di materie prime, a volte mancanti, per poter effettuare le lavorazioni necessarie al giusto commercio dei loro beni. Anche la Mercedes è tra queste realtà e per far fronte alla mancanza dei materiali necessari per la produzione, ha preso una decisione che ha dell’incredibile.
Vi è anche l’aspetto ecologico a cui i progettatori di diverse aziende sono pronti a cogliere la sfida. Si tratta di un modo diverso di produrre le materie prime, allontanandosi sempre di più dalle attuali fonti fossili a cui il commercio è radicato. Per effettuare il passaggio a un metodo nuovo per ricavare esse, i dirigenti collaborano a stretto contatto con la scienza. Ciò permette di sfruttare al meglio le novità che le ricerche pongono sui vari settori presi in esame.
Questa transazione deve essere effettuata entro il 2030, come richiesto dalle leggi internazionali che lottano contro i cambiamenti climatici in atto. La Mercedes conta di arrivare a una media pari al 40% di materiali riciclati per la data limite posta da parte dei governi. Ciò può permettere una forte diminuzione nell’utilizzo delle risorse fossili e darà un’impronta fondamentale di carbonio nella plastica risultante.
Per effettuare questo passaggio alla produzione ecologica, la casa automobilistica tedesca si è avvalsa della collaborazione con Pyrum Innovations, che produrrà del’olio da pirolisi, in grado di sostituire le fonti fossili. Questo prodotto sarà ricavato dai PFU e BASF e verrà combinato con il biometano, che sarà ricavato dai rifiuti provenienti dal settore agricolo. In questo modo, verrà prodotta una plastica simile a quella creata dal petrolio greggio.
Quindi, in sintesi, la Mercedes-Benz ha deciso di utilizzare il riciclo dei propri pneumatici per produrre maniglie, ammortizzatori e per la parte frontale delle automobili. In quest’ultimo caso, saranno distribuiti in maniera più uniformata delle precedenti, in caso di frontali con altri veicoli. A utilizzare questi nuovi elementi saranno alcuni dei nuovi modelli messi nel mercato, come l’EQE e la Classe S.
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