Dopo la morte di un famoso imprenditore, si è avviata una psicosi in merito alla connessione fra le e-bike e i fulmini.
Sono tante le questioni che si aprono quando un nuovo settore arriva alla ribalta sul mercato commerciale. Ogni giorno, vi sono nuove domande a cui si è obbligati a rispondere, per rassicurare gli acquirenti e i fruitori dei beni messi in vendita. Soprattutto, se la preoccupazione per la salute delle persone che li usano può essere messa a repentaglio. Proprio come sta succedendo per il comparto dell’elettrico, nuovo e ricco di interrogativi, che chiunque si sta ponendo.
La produzione di questi nuovi marchingegni tecnologici sta puntando alla massima estensione dei propri confini. Questa, però, può essere bloccata da una cattiva pubblicità, che può arrivare dalle notizie in voga che escono dalle diverse testate. Mettere in chiaro ogni tipologia di dubbio è la sfida che i dirigenti di tali aziende devono cogliere, per poter far sì che i prezzi non diminuiscano e che tutto fili liscio nel commercio di tali beni.
Ad aprire il dibattito sulla pericolosità delle tanto commerciate, in questo periodo, e-bike è stato un fatto di cronaca molto grave. In effetti, durante un temporale e una passeggiata fuori porta, è venuto a mancare il presidente Alberto Balocco, famoso per la sua azienda dolciaria. Insieme a lui vi era un amico, Davide Vigo, morto nello stesso modo. I due sono stati colpiti da un fulmine, in un momento in cui ha iniziato un temporale nella zona transitata dalla coppia, la vetta del colle dell’Assietta.
I due ciclisti hanno provato a trovare riparo in un rifugio, ma verso le 13 un fulmine li ha colpiti in pieno. Di qui il caso in merito alla questione e-bike-fulmini si è spalancato nei social e, più in generale, in tutta l’opinione pubblica. La questione verte, comunque, sui tantissimi fattori che ci sono in ballo.
Ovviamente, carbonio, metalli, acqua ed elettricità sono dei conduttori perfetti per far atterrare un fulmine dal cielo alla terra. Ma la nozione più logica è quella relativa al fatto parafulmini. In effetti, averne intorno può solo che aiutare, ma non essendoci e non avendo punti più alti intorno a sé può essere molto pericoloso, che si stia su una e-bike o che si stia effettuando trakking. Il consiglio è quello di guardare sempre il meteo, oppure di sdraiarsi o accovacciarsi in caso ci si trovi in mezzo a un temporale e senza punti conduttori più alti.
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