Stellantis dice basta alla produzione nei suoi stabilimenti. L’azienda si trova in crisi? Scopriamo le motivazioni della drastica decisione che potrebbe cambiare molte cose nel futuro di molte auto italiane.
Non c’è pace per l’automobilismo mondiale. E quindi, nemmeno per quello italiano, soprattutto quando ad essere colpita è un’azienda come Stellantis che ormai da tempo ingloba tanti marchi del Made in Italy a quattro ruote.
Ma perché, in questo caso, la società che unisce FCA e PSA ha deciso di compiere un tale gesto? A quanto pare, a causa della crisi di microchip e semiconduttori.
Stellantis, la holding multinazionale olandese che da tempo ormai ha inglobato FCA e PSA, in difficoltà a causa della crisi di microchip e semiconduttori. L’azienda che ha sede legale ad Amsterdam e quella operativa a Lijnden, controlla quattordici marchi automobilistici; di questi, spiccano quelli italiani quali sono Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati.
Inoltre, la multinazionale vanta 29 paesi in cui si possono trovare i suoi siti produttivi. Insomma, certamente una società di livello internazionale che deve fare i conti ancora una volta con la crisi più grande – quantomeno in tempi recenti – che ha colpito l’intero panorama automobilistico. Una nuova crisi che ai margini di agosto rischia di essere controproducente con l’autunno alle porte.
La crisi di microchip e semiconduttori ha messo in difficoltà pure il colosso Stellantis. Non parliamo di un caso isolato, dato che questi due letali nemici hanno dato problemi negli ultimi tempi a praticamente tutte le aziende automobilistiche. Il gruppo a quattro ruote ha comunicato lo stop dei lavori di assemblaggio in due stabilimenti in Europa.
Uno a Saragozza, in Spagna, e l’altro a Souchaux in Francia. I modelli più coinvolti nello stabilimento iberico, nella stragrande maggioranza dei casi, saranno targati Opel. I colleghi spagnoli parlano di una decisione di modificare i piani di lavoro per problemi di forniture dal turno di notte del 25 agosto scorso fino a domenica – anche se il sindacato CCOO ipotizza fino a lunedì 29.
Per quanto riguarda la Francia, dopo una pausa estiva di tre settimane, la produzione è stata fermata per diversi giorni per mancanza di semiconduttori. Per il momento, il blocco è confermato fino a sabato 27 agosto, ma ancora non c’è niente di definito. I modelli che dovrebbero risentirne sono Peugeot 3008 e 5008. A quanto sembra, quindi, alcun danno per l’Italia.
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