In Italia oltre due milioni e mezzo di persone hanno questo lieve problema di salute che potrebbe rendere la guida molto pericolosa per il pilota e per il prossimo. La legge non può ignorare questa cosa, giusto?
L’esame della vista è uno dei più importanti a cui è necessario sottoporsi prima di conseguire la patente, di qualsiasi tipo. Ma se non lo passate o salta fuori qualcosa di strano cosa succede?
Un “male” diffuso
Con circa 300 milioni di casi registrati in tutto il mondo su una popolazione di oltre 7 miliardi di persone, il daltonismo è sicuramente una delle condizioni genetiche più diffuse. Questa lieve disabilità visiva nota anche come Protanopia fa si che la persona che ne soffre sia insensibile al rosso o alla luce rossa, avendo quindi difficoltà o impossibilità completa nel riconoscere determinati colori.
Praticamente, chi soffre di daltonismo vede in modo molto meno “colorato” l’ambiente circostante. Generalmente a parte questa scomoda complicazione, la vista di una persona daltonica funziona altrimenti in modo normalissimo, senza problemi di sorta. Ma siccome i colori interessati dalla disabilità sono proprio quelli del semaforo, sorge un dubbio. Un daltonico può guidare?
All’esame della patente, non riuscirete a nascondere il vostro eventuale daltonismo, quindi non si scampa: il medico deve sapere della vostra condizione. Ma è davvero un impedimento così grave che può impedirvi di intraprendere una splendida avventura come guidatori?
Luce verde…o rossa?
Per guidare e ancora prima per conseguire la patente di guida la vostra vista deve soddisfare due requisiti principali: vi serve una vista binoculare estesa su almeno 120 gradi e una precisione visiva che si misura con il classico esame delle lettere grandi e piccole e che può comunque essere garantita da occhiali e lenti, se necessario.
Il daltonismo non rientra tra i disturbi della vista che possono compromettere il vostro conseguimento della patente. Certo, confondere il rosso è un bel problema ma un daltonico convive con questa cosa da sempre e sa come ovviare al problema. Senza contare che nel caso del semaforo, le luci sono disposte con un ordine logico con il giallo al centro ed il rosso in alto, cosa che rende possibile l’identificazione dei colori.
Infatti secondo l’articolo 322 del Codice della Strada: “Il richiedente deve essere in grado di distinguere rapidamente e senza errori i segnali stradali”. Il daltonismo quindi non pregiudica questa capacità per i motivi già elencati. Ma il verdetto spetta sempre al medico specializzato che vi seguirà e saprà magari consigliarvi su come guidare in sicurezza anche con questo problema.