Non solo Fiat taglia i posti di lavoro in Europa, anche la concorrenza non se la passa tanto bene. La casa americana Ford ha preso una decisione drastica comunicata direttamente dai vertici dell’azienda.
La crisi del mercato automobilistico non risparmia nessuno, neanche uno dei marchi più di successo in tutto il mondo. Ecco perchè Ford ha dovuto prendere una decisione poco piacevole.
Con poco meno di due milioni di automobili assemblate e vendute in tutto il mondo – Giappone escluso, in quel paese la casa non opera ormai da decenni – il marchio americano Ford è semplicemente uno dei più diffusi e di successo del pianeta. Per questo, fa strano scoprire che anche una casa così imponente si trovi in una situazione economica se non precaria comunque complessa.
Tempo fa, Fiat era finita al centro di una grossa polemica per la decisione di chiudere uno stabilimento nei Balcani scatenando la rabbia dei sindacati locali: se Sparta piange, Atene non ride. Ford ha comunicato ufficialmente che ben 3.000 dipendenti della casa sono prossimi a perdere il lavoro e dovranno quindi rientrare dall’estate senza nessun tipo di garanzia riguardante il loro futuro impiego.
Nella nota firmata da Bill Ford e Jim Farley in persona, 3.000 persone tra lavoratori ed impiegati collegati in qualche modo al colosso dell’auto in tre paesi, Canada, Stati Uniti e India, si beccano un amaro benservito: “La ditta deve rimanere competitiva, sta cambiando il modo di produrre automobili e bisogna reindirizzare le risorse”, questo il succo della lettera di licenziamento che quanto meno, non indora la pillola con paroloni e scuse banali come succede spesso in questi casi.
Dal canto suo, Ford assicura che: “Le persone licenziate avranno dei benefit e saranno guidate nel trovare nuove opportunità di carriera“. Un pensiero carino ma che difficilmente renderà meno triste questo addio che arriva in un momento economico in cui benzina e gas – solo per citare due beni primari – aumentano sensibilmente di prezzo, mettendo in difficoltà un disoccupato.
Ufficialmente, Ford ha spiegato con la sua nota le ragioni dei licenziamenti ma qual è la ragione specifica alla base di quanto sta accadendo? Abbiamo un paio di ipotesi. Sicuramente, la crisi dei microchip che sta rendendo la produzione di nuove auto un vero inferno per le maggiori case, Ford in primis, rende il lavoro di tanti operai un costo che la casa non necessita di sostenere.
Un altro motivo per i tagli deriva sicuramente dalla transizione all’elettrico prevista per il 2035 che costringe la casa a riqualificare i propri impianti: già nel 2025, secondo alcuni reportage dei sindacalisti, altre 4.600 persone impiegate presso gli stabilimenti Ford potrebbero perdere il lavoro a Valencia e Saarlouis in Germania. Una grave crisi a cui la casa sembra incapace di far fronte se non tagliando posti di lavoro.
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