Prestare attenzione a dove si circola con la propria auto è fondamentale per non andare incontro a brutte sorprese. È bene quindi essere a conoscenza delle norme previste dal Codice della Strada per non sbagliare.
Chi vive o lavora in una grande città sa bene come ci siano momenti della giornata in cui riuscire a circolare in modo fluido è quasi improponibile. Nelle prime ore del mattino o in serata, infatti, è quasi automatico mettere in conto di restare imbottigliati nel traffico, con tutti i disagi che questo può comportare.
C’è però un particolare tipo di strada che pochi tendono a prendere in considerazione che può comportare una multa davvero salata per il portafoglio di ogni automobilista. Il Codice della Strada parla chiaro.
Prestare attenzione alla segnaletica stradale è fondamentale se non si vuole andare incontro a conseguenze tutt’altro che piacevoli. Anhce i più attenti, infatti, possono essere distratti e finire per commettere un errore che può rivelarsi fatale. Anche se sono sempre più rare in città è ancora possibile trovare quelle che vengono chiamate “corsie preferenziali”, istituite per la prima volta negli anni ’70 per rendere più fluido il traffico.
L’idea della base è quella di evitare che i mezzi pubblici, che devono avere tempi stretti se vogliono garantire un servizio efficiente, possano restare imbottigliati per diversi minuti nelle ore di punta. Riuscire a individuare queste aree non è poi così difficile: sono riconoscibili perché delimitate da strisce gialle e piccoli marciapiedi e posizionate al centro della carreggiata.
Nel caso in cui non siano stati effettuati lavori che possano rendere la pavimentazione più elevata per distinguerle dal resto della strada, questo tipo di corsie prevede due strisce continue affiancate, una bianca e una gialla, distanziate tra loro; la striscia gialla deve essere posta sul lato della corsia riservata.
Le corsie preferenziali sono quindi riservate ai mezzi pubblici (in alcuni casi è possibile trovare la scritta del tipo di veicolo ammesso, ad esempio “BUS). Chi non dovesse rispettare il divieto e dovesse quindi circolare su questo tipo di strada va incontro a una multa che può andare da un minimo di 83 a un massimo di 332 euro.
Farla franca è praticamente impossibile. Non può bastare in caso di controllo giustificarsi e dire di non avere visto la segnaletica che indicava il divieto.
Non sono previste deroghe di alcun tipo. Chi è al volante non può quindi evitare la sanzione nemmeno se non dovesse creare intralcio ai mezzi pubblici, come può capitare ad esempio di notte.
I Comuni possono anche decidere di installare telecamere nella zona per sorprendere gli automobilisti che non rispettano la norma. In questi casi la contestazione è quindi differita, ovvero spedita direttamente all’indirizzo di casa dell’intestatario della vettura.
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