L’incubo peggiore per un automobilista è quello di non possedere più la propria auto. Allora, meglio non commettere una specifica infrazione.
Anni di sacrifici per pagare dei finanziamenti riguardanti l’acquisto di qualcosa a cui si tiene e poi, per una negligenza, la si perde in un batter d’occhio. Questo è ciò che succede spesso sulle strade quando, tramite degli incidenti o per via di ritiri forzati da parte delle forze dell’ordine, si finisce per non avere più il proprio mezzo di trasporto.
Vi è, quindi, da utilizzare la massima consapevolezza quando ci si mette alla guida e si necessità di un’attenzione ferrea.
Purtroppo, non tutti la pensano in questo modo e guidano con frivolezza, creando disagi sia alla circolazione, sia alla regolare guida anche degli altri conducenti. L’incidente e il danno a persone è sempre dietro l’angolo, proprio come i posti di blocco della stradale, sempre vigile nel far rispettare il codice della strada.
In che modo si può perdere il possesso della propria auto
Sono tanti i casi per cui dei guidatori di ogni mezzo di trasporto possono perdere il possesso di esso. Si va dalla circolazione sotto effetti di stupefacenti o alcolici, di cui avvengono la maggior parte di tali sequestri. Poi si va alla circolazione senza il rilascio della carta che lo permette al veicolo.
Ma ve ne sono tanti altri di casi: la circolazione con motore di cilindrata superiore alla normativa vigente; l’esercitazione con foglio rosa senza avere accanto un tutore; circolazione con patente ritirata o sospesa; la competizione in velocità con altri mezzi; la circolazione di un veicolo non sottoposto a copertura assicurativa.
Dire addio alla propria automobile per via di una mancanza
Come visto sopra, i casi per cui un’agente può sequestrare un mezzo di trasporto sono molteplici. Ma ve ne è uno che molti non conoscono o non pensano sia possibile. Si tratta della circolazione senza assicurazione. L’obbligo è diretto a chiunque si metta alla guida di un’auto o di uno scooter. Serve per tutelare sé stessi da eventuali incidenti e anche gli altri conducenti.
A delineare questa normativa è il comma uno dell’articolo 193 relativo al Codice della strada. Anche la multa che si prende in questo caso è molto salata, dato che va dagli 866 euro, fino ai 3.464 euro. Attenzione perché la sanzione può essere anche raddoppiata, nel caso in cui la violazione avvenga per due volte in un lasso di tempo di 2 anni.