Viaggiare in autostrada per molti automobilisti è indispensabile soprattutto per motivi di lavoro, che spingono a farlo con cadenza quotidiana. Fortunatamente, però, è possibile rientrare almeno in parte per le spese sostenute per il pedaggio.
Chi ama guidare avverte una vera e propria adrenalina quando ha la possibilità di farlo in autostrada e può quindi premere più liberamente il pedale dell’acceleratore.
Farlo quasi quotidianamente, come sa bene chi lo fa per motivi di lavoro, comporta però spese non da poco per i pedaggi, che sono recentemente stati nuovamente aumentati, oltre a dover mettere in conto il rischio di restare imbottigliati in coda quando si parte o si torna nelle ore di punta. Fortunatamente, però, ora è possibile rientrate almeno in parte dell’esborso sostenuto.
Autostrada, quanto mi costi|
Chi è abituato a spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro e a macinare anche decine di chilometri al giorno sa bene quanto sia faticoso, ma soprattutto quanto questo possa incidere sul bilancio familiare. Periodicamente, infatti, i pedaggi subiscono rialzi verso l’alto tutt’altro che leggeri. A questo dobbiamo poi aggiungere lo stress che si deve accumulare quando si è costretti a stare a lungo in coda a causa del traffico.
L’ultimo rincaro è scattato a fine giugno 2022, pari all’1,5%, ennesima batosta che finisce sulle spalle degli italiani, già alle prese con i rialzi che proseguono da mesi per carburanti e bollette luce e gas, giusto per fare qualche esempio.
A rendere ancora più pesante la situazione ci sono i cantieri, che rendono ancora più lunghi i tempi di percorrenza e che spingono chi è al volante ad armarsi di tanta pazienza. Non è detta però l’ultima parola: gli utenti, infatti, hanno la possibilità di ricevere un rimborso per quanto sostenuto nel corso dei mesi.
Rimborso in arrivo per gli automobilisti
Correre il rischio di arrivare in ritardo al lavoro non per cause proprie ma per cantieri che non sembrano finire mai non può che essere snervante. Ad aggravare la situazione ci sono i continui aumenti ai pedaggi, non accompagnati però da una manutenzione così costante.
Altroconsumo, associazione che da anni opera a tutela dei consumatori, ha così deciso di scendere in campo e ha avviato una class actionnei confronti di Autostrade per l’Italia. La motivazione? Sottolineare quanto l’aumento dei costi richiesti per usufruire del servizio non sia stato accompagnato da lavori per migliorare la qualità del manto stradale e migliorarne l’efficienza. A farne le spese sono inevitabilmnete gli utenti e le loro tasche.
Aderire all’iniziativa può così permettere di ottenere un risarcimento per rifarsi almeno in parte dei disagi. Calcolare la cifra a cui si avrebbe diritto non è poi così difficile. In genere, sulla base dei dati ISTAT ogni famiglia spende 88 euro l’anno per i pedaggi, il che significa ben 880 euro per dieci anni. Questo potrebbe così spingere a chiedere almeno un 10% al giudice come indennizzo, che equivale un risarcimento medio di 220 euro.
Insomma, una proposta a cui non si può fare che aderire.