Il fermo amministrativo è una condizione che di certo a molti automobilisti non piace. Ma ci sono modi molto efficaci per annullarlo. Forse non devi pagare niente e nemmeno lo sai.
Il fermo amministrativo è un atto con cui amministrazioni ed enti competenti bloccano un bene mobile di un debitore per riscuotere i crediti non pagati – che possono essere tributi o tasse.
Un qualcosa che ovviamente danneggia un automobilista, costretto ad effettuare i pagamenti se rivuole la sua auto. Tuttavia, non sempre il fermo amministrativo è lecito; se non lo è, ci possiamo evitare di pagarlo perché può essere annullato. Analizziamo i casi in cui possiamo farlo.
La prima modalità in cui possiamo vedere annullato un fermo amministrativo è verificando se è stato realizzato correttamente senza mancare di rispetto alla legge. In caso contrario, possiamo fare ricorso ad un giudice in qualsiasi momento per tentare di ottenere così la cancellazione.
Ad esempio, se manca la notifica del preavviso di fermo, possiamo fare ricorso. C’è poi la prescrizione delle cartelle esattoriali portate a giustificazione del fermo amministrativo. In questo caso, dobbiamo accertare l’eventuale prescrizione verificando la data di notifica delle cartelle o degli avvisi di accertamento precedenti.
La prescrizione varia poi a seconda del tributo; parliamo di dieci anni per quelli dovuti allo stato e di cinque per quelli agli enti locali. Esiste poi il difetto di notifica della cartella esattoriale, che ci permetterebbe così di fare ricorso. Quest’ultimo, può essere fatto al giudice di pace (fermo iscritto per mancato pagamento di multe stradali e sanzioni varie), commissione tributaria (mancato pagamento di imposte come il bollo auto), tribunale ordinario sezione lavoro (mancato pagamento di contributi INPS o INAIL).
Il secondo caso in cui può essere cancellato il fermo amministrativo, è quello in cui si dimostra che l’auto è necessaria per quanto riguarda un’attività di lavoro imprenditoriale o professionale che sia. Il che non vale per i dipendenti, i pensionati e i disoccupati. Per far sì che il ricorso abbia valore l’auto deve risultare inserita nel libro dei beni ammortizzabili e deve essere effettivamente necessaria al lavoro in questione.
Esiste poi un altro caso: chiedere una dilazione di pagamento o rateazione delle cartelle esattoriali. Sono previste cinque rate, con un pagamento previsto quindi molto più leggero.
Bisogna fare domanda all’agenzia della riscossione, e solo dopo questo passaggio poter evitare il fermo. Si può acquistare un’automobile nuova, intestandola ad un’altra persona ed evitando così di avere un altro fermo, insieme magari a quello legato all’auto precedente. Anche se pure un veicolo cointestato non dovrebbe poter essere soggetto a fermo amministrativo.
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