Fai pure le modifiche che ritieni idonee alla tua automobile, ma attenzioen a questa perché è assolutamente illegale. La multa può essere salatissima e non l’unica conseguenza delle tue azioni.
L’automobile è caratterizzata veramente da molti componenti, ognuno diverso dall’altro e con una funzione molto precisa. Come il FAP, il filtro antiparticolato che è un’elemento necessario per la nostra quattro ruote di fiducia. E proprio per questo, anche dal punto di vista normativo, occorre fare attenzione. Già, perché ci vuole veramente poco per rischiare una multa elevatissima e finire quindi nei guai con la legge.
Filtro antiparticolato: cos’è e cosa devi sapere su tale componente
Il filtro antiparticolato è un elemento del sistema di depurazione dei gas di scarico delle auto diesel che ha il compito di eliminare il più possibile le polveri che filtrano. E’ presente su alcuni modelli Euro 4, ma a renderlo obbligatorio sono stati i veicoli Euro 5. Il FAP, soprattutto nel 21° secolo, si è diffuso velocemente.
I primi costruttori ad adottarlo erano appartenenti al gruppo PSA, e lo fecero nel 2000. Tale diffusione, ebbe un notevole impatto mediatico tanto da dividere automobilisti e addetti ai lavori. E, a dirla tutta, divide ancora oggi. Ne esistono diverse tipologie in commercio, ma il funzionamento è generalmente lo stesso per tutti.
Filtro antiparticolato, occhio a quello che fai: con la legge rischi grosso
Lo diciamo subito e chiaramente: abolire il filtro antiparticolato presente sulle vetture diesel (a partire dalle Euro 4) è assolutamente illegale. Il rischio è quello infatti di subire sanzioni pesantissime anche dal punto di vista penale. Se il tuo filtro ha seri problemi che non possono essere risolti unicamente con una pulizia, i costi di una sostituzione si aggirano dai 500 ai 4000 euro – varia a seconda della tipologia di ricambio, tipo di veicolo e dai prezzi della manodopera del meccanico in autofficina.
Arrivando alle sanzioni, sono pesantissime come detto: la multa va da un minimo di 422 ad un massimo di 1697 euro, senza dimenticare il ritiro della carta di circolazione del veicolo e ovviamente l’obbligo di ripristino del filtro sul mezzo. Insomma, meglio non giocare con la legge. Anche perché le forze dell’ordine possono controllare eventuali manomissioni dei componenti delle auto attraverso strumenti in grado di analizzare i gas di scarico dei veicoli.
E, peraltro, togliere il FAP contribuisce attivamente all’inquinamento ambientale. Se questo dispositivo non è presente, l’automobilista può anche incorrere in una denuncia penale che prevede pure la reclusione da due a sei anni e una multa che può variare dai diecimila ai centomila euro, trattandosi appunto di penale.