Il debitore è chiamato a estinguere il debito nei 60 giorni successivi alla consegna della notifica. Ma c’è qualcosa che dovete sapere.
Si tratta, probabilmente, della sanzione più temuta dagli automobilisti: il fermo amministrativo. Un provvedimento che, come dice la locuzione stessa, blocca la nostra autovettura. Oggi, però, vi sveleremo qualche soluzione, ovviamente assolutamente consentita dalla legge, per liberarvi della vostra auto, anche se sottoposta a fermo amministrativo.
Cos’è il fermo amministrativo
Quando vi sono crediti non pagati, le amministrazioni competenti possono bloccare un bene o un mezzo iscritto nei pubblici registri. Può farlo lo Stato, ma anche le Regioni e i Comuni. E altri enti parastatali, come l’INPS. Può accadere in caso di mancato pagamento di tasse e tributi.
Proprio come il bollo auto. Se non si effettua il pagamento di una cartella esattoriale entro i termini di legge, chi reclama le somme può fermare il mezzo. In questo caso attraverso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Ovviamente, nella sciagurata ipotesi il mezzo sia sottoposto a fermo amministrativo, questo non può circolare.
Nel periodo di fermo amministrativo, il mezzo, ovviamente, non può circolare. Nel caso ciò avvenga è prevista una sanzione compresa tra 776 € e 3.111€ e la confisca definitiva del veicolo da parte dello Stato. Al massimo, se il debitore continuerà a essere insolvente, sarà lo stesso concessionario della riscossione a poterlo vendere. Senza, evidentemente, interpellare il proprietario. Le procedure, in genere, durano 30 giorni.
Come rimuovere il fermo amministrativo
Il debitore è chiamato a estinguere il debito nei 60 giorni successivi alla consegna della notifica e può farlo tramite pagamento della cifra totale; ottenimento della sospensione o cancellazione della somma dovuta; rateizzazione dell’importo. L’unica modalità per cancellare il debito è estinguerlo. La pratica di richiesta si consegna agli uffici del PRA, tramite una delegazione ACI o presso un’ente di pratiche automobilistiche. Però, c’è un però.
Intanto vi segnaliamo che se non avete ricevuto l’avviso, il fermo è illegittimo. Ma può salvarvi anche la prescrizione: se, cioè, dalla verifica delle date di notifica delle cartelle esattoriali si verifica che siano trascorsi i termini. Che, comunque, sono abbastanza ampi. Per i tributi che riguardano lo Stato il termine è 10 anni. Per gli enti locali, 5 anni.
Il contribuente, anche se in torto può salvarsi se, per esempio, il mezzo serve alla professione o all’impresa del debitore. Non può essere fermato. Così come se si dimostra che quel veicolo serve per il trasporto di soggetti disabili. Si provvederà inoltre alla cancellazione gratuita del fermo amministrativo, qualora si possa dimostrare, carte alla mano, che il veicolo è stato venduto in data antecedente all’inizio della procedura.
Per procedere alla verifica del fermo amministrativo su un’auto è sufficiente identificare la targa, visionarla presso una Direzione Territoriale o una Delegazione ACI.