Non sono solo gli smartphone a mettere a rischio i tuoi dati ma anche le automobili: da grandi tecnologie, derivano gravi rischi ed ecco quali sono i peggiori che possono riguardare le tue informazioni personali.
Viviamo in un’epoca in cui la privacy sembra essere solo un lontano ricordo. Ma almeno dentro l’abitacolo della tua nuova automobile sei al sicuro, giusto?
Un problema serio
No, le automobili non sono più un posto sicuro, almeno non per i tuoi dati. Secondo un’inchiesta della FIA, agenzia internazionale che cura la sicurezza degli automobilisti, le case automobilistiche devono assolutamente intervenire per evitare che i dati dei clienti che connettono i propri dispositivi alle loro automobili vengano venduti o acquisiti indebitamente da terzi.
Tempo fa abbiamo parlato dell’assurda teoria complottista riguardante i distributori di benzina: come al solito, chi crede ai complotti guarda il dito senza vedere la luna. Il vero problema sono le automobili ormai sempre più connesse ai nostri smartphone che sono una vera miniera di dati personali. Serve una legge al più presto e non è solo la FIA a chiederla a gran voce.
Secondo l’Associazione Europea dei Costruttori, i rischi per la privacy sono concreti: “Sebbene i dati raccolti dalle auto siano prevalentemente relativi alle condizioni del veicolo stesso, c’è un vero mercato per i dati sensibili: nome del conducente, la sua posizione, le sue preferenze di marketing”, è la denuncia dell’organizzazione. Come possiamo tutelarci allora?
La legge arriverà davvero?
Ovviamente, a tutelare il cittadino da un’eventuale fuga di dati deve essere il suo Governo, non si può certo pretendere che milioni di persone che magari con l’automobile ci lavorano stacchino i propri smartphone ogni qualvolta si trovano nell’abitacolo della propria Tesla nuova di zecca, no?
Dal canto loro, le case automobilistiche si difendono affermando che le auto raccolgono solo i dati utili per segnalare eventuali guasti e per facilitare le riparazioni. Ma il presidente della FIA Laurianne Krid non è per niente d’accordo e lancia un ultimatum molto severo: “Le case connesse hanno dei vantaggi illegittimi sul mercato. Entro il 2024 serve una legge comune”, ha detto.
In parole povere per il momento, le auto non vi stanno rubando dati privati come possono fare certi hacker online ma alcune case – a detta della FIA – stanno comunque sfruttando le automobili per “conoscervi meglio” e proporvi servizi ad personam, ottenendo un vantaggio economico scorretto sul mercato. Magari non è un problema grave che vi tocca direttamente ma senza una legge per tutelare i dati dei guidatori, quanto pensate che ci metterebbero le case meno scrupolose a passare al livello successivo?