Finalmente sappiamo come risparmiare benzina, e tutto grazie a questa incredibile invenzione. Basta andare al supermercato, e con pochi soldi sei a posto. Nessuno ci fa mai caso, ma è proprio così.
La funzione più bella dell’automobilismo, un po’ come tutti i settori del mondo del lavoro, è la continua innovazione che caratterizza le quattro ruote. Quella che vedremo oggi, forse, è però davvero incredibile ed eccezionale. Arriva dalla Francia e appartiene a Laurent Baltazar, un inventore che vende 1000 kit eco water all’anno. Questa, consente di risparmiare benzina, che pure dagli amici francesi è divenuta costosissima.
Propulsori ad acqua, non si tratta di una novità: la loro storia
Non si tratta però di una novità. Il principio dell’utilizzo dell’acqua come sostegno per i motori a combustione interna avviene addirittura dal 19° secolo. Ovvero, dal motore a gas di Pierre Hugon nel 1865. Questi, poi, sono stati diffusi durante la seconda guerra mondiale per migliorare prestazioni e affidabilità degli aerei da combattimento.
Erano dotati d’iniezione d’acqua i motori tedeschi DB 605, il gruppo BMW 801 e il motore Packard. Adesso, per fortuna, una guerra di tale disastrosa portata non c’è più. Ma l’evoluzione è continuata tramite la Ford con il modello Escort Cosworth 4WD, la Ferrari in F1 con le monoposto 126 C2 e C3 e il recente Waterboost progettato e realizzato dalla Bosch per i motori Bmw M4 GTS.
Motori “ad acqua”: la loro funzione e l’importanza dell’idea di Baltazar
Arriviamo adesso alla loro funzione; l’aggiunta alla miscela aria-benzina di acqua vaporizzata tramite iniezione consente di disperdere maggiore calore grazie all’elevato valore di energia di vaporizzazione richiesta. I gas di scarico fluiscono dal cilindro a temperature inferiori rispetto ai metodi normali grazie all’acqua che sottrae tanto calore per evaporare.
Ciò che ha fatto Baltazar è molto importante perché ha messo a punto un’idea che permetterebbe un risparmio quantificabile nel 20% di carburante in meno. Il kit dell’ingegnere, si concentra sull’ottimizzazione della combustione. Meno consumi, poi, si quantificano anche in meno emissioni. Questo kit costa 500 euro – mille se lo installa un professionista.
E’ stato lanciato ufficialmente nel 2012, e ne sono stati venduti ventimila finora. Numero in costante crescita, “grazie” al caro carburante che purtroppo tutti noi stiamo vivendo. Una situazione ai limiti del drammatico, che però premia l’idea di un uomo che ci ha creduto ben prima del 2022, realizzando un sistema molto utile. E sicuramente non dannoso, almeno per quanto riguarda le automobili a benzina. Se poi riduce pure le emissioni di CO2, nessuno può proprio lamentarsi.