Due coniugi possono scambiarsi l’auto e, se sì, che succede se vengono fermati al posto di blocco? La risposta potrebbe essere meno scontata di quel che si pensa. Cerchiamo di scoprire qual è.
Due coniugi possono scambiarsi l’auto? Questa è la domanda a cui oggi tenteremo di rispondere nel migliore dei modi. Già, perché l’utilizzo dell’automobile, soprattutto se a mettere mano al volante ci pensa chi non ne è il proprietario, è sempre una questione molto spinosa. Ma se la condizione di “scambio” riguarda marito e moglie, possiamo stare tranquilli con il codice della strada e quindi la legge?
Auto intestata ad altri: tutto quello che c’è da sapere
Quella dell’utilizzo dell’auto, è sempre una questione molto spinosa. Già, perché niente ci vieta di utilizzarla se non ne siamo proprietari, pur avendo il nostro nome segnato sul libretto di circolazione. Ma l’utilizzo “fisso” deve essere tale per non più di trenta giorni. Se non è così, purtroppo, siamo contro la legge e rischiamo davvero una multa salatissima.
Ciò però non vale, o comunque non sembra farlo, per i familiari conviventi (quindi vengono esclusi gli amici, i familiari non conviventi, un/una partner con cui non conviviamo). Le persone strette della nostra famiglia sembrano poter utilizzare l’auto anche senza esserne gli intestatari diretti. Ma vale anche per marito e moglie? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Marito e moglie, auto intestata ad uno dei due: cosa non sai a riguardo
Arriviamo finalmente a rispondere alla nostra domanda: se un coniuge ha l’auto intestata a sé stesso/a, l’altro può utilizzarla senza incorrere in alcun tipo di contravvenzione? Mettiamola così; l’obbligo di annotare sulla carta di circolazione il nome del possessore dell’auto altrui non esiste minimamente per i familiari conviventi.
Pure se l’uso del veicolo continua anche oltre il limite di un mese. Ciò vale ovviamente anche per marito e moglie che così non rischiano alcun tipo di sanzione. Come detto, però, deve valere solo ed esclusivamente per i familiari conviventi questo “trucco”. E in effetti, non è consentito ad esempio la stessa identica cosa con il mezzo del genitore se non vive con il figlio.
Se si vuole usare l’auto in questione, si deve andare alla motorizzazione e far annotare il proprio nominativo sulla carta di circolazione. Insomma, non bisogna dimenticare questo particolare dettaglio per non rischiare grosso con la legge. Anche perché la multa è davvero pesante e farne a meno sarebbe più che un’ottima idea.