Quando immaginiamo le auto dei reali pensiamo sempre a dei bolidi lussuosi o a delle Rolls Royce degne della Regina Elisabetta. La principessa più famosa d’Inghilterra però preferiva qualcosa di più…piccante.
C’è un motivo se Diana Spencer viene ricordata ancora oggi come uno dei membri più amati della famiglia reale: non si è mai sentita una speciale solo per il suo titolo reale, guidava un’auto popolare come tutti noi.
Un ricordo indelebile
Anche chi non nutre grande simpatia verso monarchi e reali – cosa comprensibile visto che si sono state giusto un paio di rivoluzioni fondamentali per la democrazia un paio di secoli fa – non può non ricordare con affetto Diana Spencer, al secolo Lady Diana o “La principessa del popolo” come è stata spesso soprannominata dai cronisti.
Le ragioni per cui Lady Diana è stata così amata dal suo popolo – al momento della sua morte era considerata la donna più famosa del mondo – sono diverse: sicuramente, il suo netto rifiuto di considerare il titolo di reale come uno status volto a separarla dai “comuni mortali”, il fatto che non abbia mai nascosto la propria fragilità, i suoi numerosi problemi con la famiglia reale e il generale rifiuto degli obblighi imposti dall’etichetta hanno consegnato alla storia una figura estremamente umana sotto ogni aspetto.
Nel 1997, Diana Spencer morì in un incidente d’auto forse accidentale o forse – come sostengono in tanti portando anche prove a supporto di questa tesi – orchestrato da qualcuno che non è mai stato identificato. Paradossale, considerando quanto la principessa amasse le automobili e guidare, cosa che in teoria ai reali non sarebbe consentita!
La principessa del rally
Dimenticatevi le Bentley, le Jaguar e le Rolls dei reali britannici, Lady Diana insisteva per girare solo a bordo di un’auto molto speciale che adesso è pronta per andare all’asta. La sua scelta ricadde sulla Ford Escort RS Turbo, versione sportiva della terza serie di questa vettura molto diffusa nel Regno Unito presentata nel 1984 e comprata l’anno seguente da Diana Spencer ma con alcune modifiche importanti.
Per ragioni di sicurezza, Diana non poteva circolare su un’auto “comune”: per questo, tutte le Escort RS mai prodotte sono bianche…ad eccezione di quella guidata dalla donna che esibiva una riconoscibile livrea nera. La leggenda narra che Lady Diana litigasse spesso con lo staff di sicurezza che doveva proteggerla perchè voleva essere lei a guidare la vettura: del resto, con un motore da 132 cavalli capace di spingere l’auto da ferma a 100 chilometri orari in 8 secondi, possiamo capirla.
Anche nella scelta della propria automobile insomma Diana fu davvero anticonformista. La vettura che le è appartenuta ha percorso circa 40.000 chilometri e sarà messa all’asta da Silverstone Auctions il 27 di agosto, poco prima della fine dell’estate. Immaginare che l’auto vada via ad un prezzo esagerato, vista la popolarità della sua proprietaria, è davvero facile.