General Motors spinge sull’acceleratore e si dà alle city car. Scordatevi gli Hummer e veicoli di questo genere, il futuro è un altro e gli americani lo hanno capito. Ecco il progetto che sorprende.
Micro veicoli, city car, auto elettriche. Caratteristiche che parlano chiaro e rappresentano le novità del mercato dell’automotive. Tante le aziende che stanno lavorando per realizzare mezzi del genere. Certo, se vale anche per General Motors, gruppo famoso per avere sotto la sua ala il mastodontico e potentissimo Hummer, la notizia fa un certo effetto. Ma prima di iniziare: siete sicuri di sapere effettivamente cosa sia una city car, al di là dello scontato nome?
Innanzitutto, il termine city car significa chiaramente auto da città e si riferisce ad una particolare categoria di auto apprezzate per dimensioni e praticità nel loro utilizzo. L’utilizzo di tale terminologia è iniziato solo negli anni ottanta, quando ci si riferiva ad una tipologia di auto con caratteristiche adatte alla circolazione cittadina.
Ma a dire il vero, la loro introduzione sul mercato dell’automotive risale agli inizi del 20° secolo. E da quel momento, lentamente, venne modificato il concetto che la funzionalità di un’auto dovesse essere necessariamente associata alla sua grandezza. Queste auto sono perfette per l’utilizzo urbano, essendo compatte, facili da usare e per niente difficili da manovare in un parcheggio.
Le prime city car erano le Fiat 500 e 600, ma piano piano con lo sviluppo di una maggiore sensibilità riguardo ad ambiente, basso consumo e impatto ecologico la domanda per questo tipo di modelli è solamente aumentata. Oggi si tratta di uno dei settori a quattro uote più competitivi in assoluto.
Vuling Hongguang Mini EV. Non facilissimo da memorizzare questo nome, anche se dovrete impegnarvi perché merita più di un riconoscimento. Sta infatti riscuotendo un notevole successo in Cina grazie al prezzo di circa 3.500 euro. In un solo mese, ha già venduto circa diecimila unità che per un veicolo lungo 2,92 metri non è un numero affatto male.
E’ la seconda auto elettrica più venduta in Cina dopo la Tesla Model 3. E’ stata realizzata da SAIC Motor, Liuzhou Wuling Motors e sopratutto General Motors. Ma perché così tanto successo? Il prezzo aiuta e a dirla tutta pure le caratteristiche. Su questo mezzo, possono starci quattro passeggeri e anche qualche bagaglio.
Inoltre, ripiegando i sedili posteriori, otteniamo un bagagliaio con ben 741 litri di volume. Il motore elettrico può toccare la soglia dei 18 Cv di potenza massima che bastano e avanzano per sfiorare i cento chilometri orari. Si possono avere due tipologie di batterie: una che concede oltre centro chilometri di autonomia e l’altra che è sui 170 – ma si tratta di dati di omologazione, quindi tutto ancora da verificare.
E la sicurezza? Freni antibloccaggio, sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici e sensori di parcheggio posteriori si fanno notare. Non manca l’aria condizionata, alzacristalli elettrici, stereo e i pedali.
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