Ecco la norma che cambia tutto. Se la tua auto non vale nulla, o anche meno, hai comunque diritto a risarcimento in caso di sinistro. Il caso è incredibile, ma è tutto a prova di legge. 
Esistono diverse tipologie di automobili in tutto il mondo. Dalle più vecchie a quelle uscite più di recente. Per ovvi motivi, quelle nuove avranno un valore di mercato maggiore – a meno che non ci si trovi di fronte ad un veicolo iconico – sul mercato rispetto a quelle con più anni alle spalle. E anche quando si parla di incidenti, la situazione è questa. Tuttavia, il risarcimento vale per chi detiene anche un mezzo più vecchio: scopriamo perché e cosa significa.
Incidenti stradali: fra passato e presente, tutto quello che non sai
Nel 1968 la convenzione di Vienna sul traffico stradale li ha definiti, e da allora sono diventati davvero noti e purtroppo sempre più diffusi. Gli incidenti stradali si classificano in mortali, con feriti e con danni al patrimonio. Per quanto riguarda la dinamica, un incidente può essere tale a causa di un tamponamento, urto frontale, urto laterale, urto frontale – laterale, investimento, urto contro ostacolo e fuoriuscita dalla sede stradale.
Cattiva manutenzione stradale, uso sbagliato di un mezzo, mancato rispetto del codice della strada e distrazione sono i motivi più frequenti che danno vita a tali pericoli, ma non le uniche chiaramente. Anhce l’uso costante di uno smartphone può incidere.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo l’articolo 189 del codice della starda chi causa un incidente deve fermarsi e prestare soccorso. Secondo l’ISTAT, nel 2019 si sono verificati oltre 170mila sinistri in Italia, di cui oltre tremila mortali. Il che significa che c’è molto ancora da lavorare per limitare ancor più questo numero.
Auto incidentate: pure le più vecchie hanno diritto a risarcimento | I dettagli
Purtroppo, in verità, capita molte volte che le spese di riparazione di un’auto superino il valore dell’auto stessa. Ovvero, il valore stimato da due listini. Un’auto datata ha spesso un valore inferiore a quello della eventuale riparazione dei danni subiti in seguito a un sinistro stradale. In questi casi, le compagnie di assicurazione adottano quello che è di fatto consentito per legge: rimborsano il valore dell’auto al posto di quello della riparazione. 
Un’auto che vale magari 5mila euro, se ha subito un danno da seimila ne riceverà “solo” cinquemila. Il proprietario dell’auto, in questo modo, non disporrà di un risarcimento idoneo a riportare il mezzo alla condizione precedente – può farlo con soldi suoi, certo, ma la differenza rimane.
Comunque, ci sono alcune sentenze davvero molto interessanti. Una recente, impone il risarcimento dei danni dell’auto anche se questa ha un valore pressoché inesistente. E così, pure un’auto vecchissima ha diritto a risarcimento. Un precedente che anche per le vetture d’epoca può contare molto dal punto di vista normativo.