Ha recitato in circa 100 film di enorme successo. Un epilogo così proprio non lo meritava: il drammatico impatto
Caratterista apparso in quasi cento film italiani, diretto in quattro pellicole da Tinto Brass, capace di spaziare dalla commedia agli spaghetti-western, interpretando spesso personaggi inquietanti e ‘cattivi’. Oggi ci lascia. Ed è davvero triste per noi dover dare questa notizia.
Volto iconico
E’ morto all’età di 81 anni a La Quinta in California, rimasto vittima di un incidente stradale tra due auto domenica 31 luglio ma la sua identificazione è avvenuta solo martedì 2 agosto dopo le indagini condotte dallo sceriffo della contea di Riverside.
Un epilogo così proprio non lo meritava. Viveva a La Quinta e si spento al Desert Regional Medical Center di Palm Springs domenica sera, secondo quanto ha reso noto l’ufficio dello sceriffo. La sua carriera ha raggiunto l’apice all’inizio degli anni ’70, quando ha iniziato a recitare in Italia. Ha recitato in alcuni dei film più discussi e controversi di quel periodo.
Nato il 7 gennaio 1941 a Chester (Regno Unito), ha iniziato a lavorare nel cinema dopo la scuola con piccole parti in produzioni britanniche, tra le quali “Marat/Sade” (1967) di Peter Brook nel ruolo di Monsieur Dupere.
Il grave lutto
Se ne è andato, quindi, John Steiner. Attore iconico che ricordiamo nel ruolo dell’astuto e manipolatore magnate immobiliare Beauty Smith in “Zanna Bianca” (1973) di Lucio Fulci, ruolo che ha ripreso nel sequel “Il ritorno di Zanna Bianca” (1974). Steiner ha lavorato nuovamente per Fulci interpretando il buffo vampiro Conte Dragalescu nella pellicola “Il cav. Costante Nicosia demoniaco, ovvero: Dracula in Brianza” (1975), in cui era allo stesso tempo terrificante ed esilarante come vampiro omosessuale del Conte Dracula.
Interpretò anche un ufficiale nazista in “Le deportate della sezione speciale SS” (1976) di Rino Di Silvestro. Steiner ha avuto un ruolo simile in “Salon Kitty” (1976) di Tinto Brass; il regista gli ha poi affidato un ruolo anche in “Caligola” (1979) interpretando il tesoriere Longino, calvo e dall’aspetto orrendo, del folle imperatore romano Caligola (interpretato da Malcom McDowell).
Oltre che con Tinto Brass e Lucio Fulci, Steiner è stato capace di lavorare con tanti altri registi di enorme livello. Dario Argento lo ingaggiò per interpretare l’eccentrico giornalista cinematografico Christiano Berti in “Tenebre” (1982). Ma ricordiamo anche “L’istruttoria è chiusa: dimentichi” (1971) di Damiano Damiani, “Sbatti il mostro in prima pagina” (1973) di Marco Bellocchio (1973, “I due carabinieri” (1984) di Carlo Verdone, “Troppo forte” (1986), sempre di Carlo Verdone, “Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico” (1986) di Lina Wertmüller, “Appuntamento a Liverpool” (1988) di Marco Tullio Giordana, “Gioco al massacro” (1989) di Damiano Damiani.
All’inizio degli anni ’90 Steiner si era trasferito a Los Angeles, con la moglie e il figlio adolescente, dove era diventato un agente immobiliare di successo lavorando a Beverly Hills.