Se in macchina ti comporti così, difficilmente ti ritroverai in un’ottima situazione dal punto di vista normativo. La legge parla chiaro, vale per chi guida come per i passeggeri: nessuno sconto.
Impossibile che esista un solo (o una sola) automobilista che muoia dalla voglia di ritrovarsi ad avere a che fare con una multa. Più o meno salata che sia. Soprattutto quando la contravvenzione è evitabile comportandosi in diversa maniera mentre siamo alla guida della nostra automobile. Ci riferiamo allo sporgere una parte del nostro corpo fuori dal finestrino, che potrebbe significare ricevere una multa superiore a 300 euro. E tale norma, vale sia per chi guida che per i passeggeri.
Codice della strada “anti finestrini”: parte uno, i guidatori
Secondo quanto dichiarato dal codice della strada, non esiste alcuna regola che vieti di guida con il braccio fuori dal finestrino. Teoricamente un movimento del genere non prevede alcuna sanzione, ma qualche comma impedisce di guidare in maniera scomposta. Secondo quanto affermato dall’articolo 140, chi guida o circola in strada deve farlo senza provocare pericolo agli altri o tenendo in totale considerazione ogni elemento relativo alla sicurezza stradale.
L’articolo 141 comma 2, dice inoltre che il conducente debba mantenere sempre il proprio veicolo sotto controllo con le mani libere di effettuare ogni manovra tempestiva in caso di imprevisto. In caso contrario, si rischia una multa che va dagli 87 ai 344 euro. Insomma, meglio evitare di guidare con il braccio fuori dal finestrino per non commettere una evitabilissima infrazione.
Codice della strada “anti finestrini”: parte due, i passeggeri
Se vale per i guidatori, non da meno è il concetto legato ai passeggeri. Per il codice della strada, in senso assoluto, non ci devono essere sporgenze oltre a quella che è la sagoma dell’auto. Quindi, sporgere mani o testa fuori dal finestrino, così come qualsiasi altra parte del corpo, è vietato. Chi non rispetta tale norma, esattamente come il guidatore rischia fino a 338 euro di multa.
Per far capire quanto possa essere pericolosa una manovra del genere, è bene ricordare un caso che la Corte di Cassazione ha deciso di dividere dal punto di vista delle responsabilità fra conducente e passeggero: chi guidava, mentre stava parcheggiando ha chiuso il finestrino danneggiando il naso della persona che era affacciata fuori dal vetro. Concorso di colpa fra i due, ma il succo è chiaro: fare attenzione ai finestrini, sempre.