E’ nata quasi in sordina ad inizio 2000 come una casa produttrice di vetture low-cost. La crescita esponenziale del brand DR in questi anni ha portato la marca ad assumere sempre più credibilità ed ora, apre un altra casa.
E’ nato nel 2006 come un marchio “secondario” e quasi snobbato dai grandi nomi dell’automobilismo italiano. Nel giro di nemmeno vent’anni, il marchio Dr Automobiles è una delle case produttrici di veicolo low-cost più di successo nel paese. Ma come ha fatto una casa partita con un target così modesto a diventare una tale realtà commerciale in così poco tempo?
Gli amministratori del marchio Dr hanno saputo vendere molto bene le proprie creazioni che per anni sono state tra le automobili meno costose da nuove in vendita in Italia. Mezzi come la DR5, suv molto apprezzato per il suo prezzo contenuto o l’utilitaria DR1 che ha venduto piuttosto bene, tutti veicoli ispirati ad automobili vendute in Cina ma interamente assemblati ad Isernia dove la casa ha i propri stabilimenti principali.
Pensate che prima del 2022, quest’anno, in cui la casa ha siglato un accordo storico con la FCA Bank, Dr non aveva nemmeno un proprio sistema di distribuzione! La casa ha iniziato con un accordo con i supermercati Iper presso i quali i clienti potevano acquistare le automobili della vettura. Un sistema popolare che alla fine ha premiato chi ha avuto questa idea.
Verso il futuro
Adesso, anni dopo la sua fondazione DR è riuscita nell’impresa di fondare non uno ma ben due sottomarchi: l’intenzione di espandersi ulteriormente e conquistare ancora più clienti è evidente e se il brand EVO mira a chi desidera un SUV low cost, l’intento con cui sembra nascere Sportequipe, il nuovo sottomarchio della casa italo-cinese è ben diverso.
La casa mira infatti a chi desidera un veicolo più sportivo ed imponente come i pick-up e SUV che il personale della casa ha esposto al pubblico in questo periodo proprio per avvicinare i clienti di Dr Automobiles a Sportequipe, la casa che produrrà delle vetture di “fascia alta” per conto della casa italiana. Per ora, si parla di ben cinque modelli in arrivo nel 2023, rigorosamente re-branding di vetture prodotte in Cina a quanto pare.
Sportequipe potrà vantare nel proprio listino l’utilitaria S1, i SUV S5, S6 ed S7 ed un inedito pick-up SK che rappresenta il primo mezzo pesante costruito in serie dal marchio di Isernia finora. I veicolo 4×4 sono bene o male ispirati alla serie Chery Tyggo, una vettura che in Cina vende benissimo da anni. Il prezzo però potrebbe essere più alto e collocare molte di queste vetture nella fascia dei 30.000 Euro, un “terreno inesplorato” finora: che Dr stia facendo il passo più lungo della gamba? Vedremo la risposta del pubblico.