Sono tantissime le possibilità di comprendere al meglio quando si ha a che fare con qualche errore da parte degli agenti della stradale.
L’importante è saperli riconoscere, per poter agire di conseguenza ed evitare di incappare in sanzioni che non spettano ai guidatori. Per fare questo, è necessario essere a conoscenza anche di tutto ciò che viene errato nel momento in cui si effettua un controllo da parte delle autorità, effettuato con vari strumenti.
In effetti, anche gli autovelox possono effettuare degli errori. Pur essendo degli strumenti elettronici di massima precisione, la loro taratura, effettuata artificialmente, può essere errata. Inoltre, è anche possibile che vi siano difetti di fabbrica o che si presentino con il passare del tempo. In ogni caso, sono tantissimi i cittadini che si impegnano a contestare determinate multe che arrivano a casa inaspettatamente e che sembrano non dovute.
A parlare in merito è il comandante della polizia locale operativo a Venezia, Marco Agostini. Le sue parole chiariscono la situazione e rendono semplice la spiegazione del codice della strada. Si può parlare anche di come il Dl Aiuti sia riuscito a mettere i comuni in condizione di poter rientrare di diverse spese emesse durante l’anno. Un dato, però, risulta inquietante: siamo il paese europeo con il maggior numero di autovelox. Una sfida per i guidatori mettersi in viaggio, specie per chi non conosce le strade.
Come afferma il comandante di Venezia, nel 10% dei casi molti cittadini che non meritano di essere multati riescono a vincere le cause contro i comuni. Sono in diminuzione, però, per via del fatto che in passato i macchinari venivano affittati, mentre ora i comuni preferiscono acquistarli. In tal caso, e con la gestione delle autorità locali, possono gestirli al meglio e senza incappare in errori.
L’importante, si sa, è che questi strumenti siano ben indicati in strada da dei cartelli. “I comuni si stanno appropinquando per poter segnalare ogni tipo di autovelox in strada”, fa sapere il comandante della polizia locale.
A legiferare in merito alla taratura, invece, vi è la legge stabilita nel 2015 dalla Corte costituzionale. L’ente deve tarare il macchinario per 4-5 mesi, proprio per questo motivo gli enti locali preferiscono utilizzare due autovelox: mentre uno è in lavorazione, l’altro è funzionante. Solo a Venezia, comunque, si gira intorno alla media di 120 mila multe l’anno.
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