Il costo della vita sta aumentando – ancora – un po’ dovunque e le sanzioni non fanno certo eccezione. Al di là degli aumenti, scopriamo perché anche le spese procedurali per pagare le multe sono sempre più alte.
In un periodo in cui aumentano le spese per gas e benzina, il futuro delle automobili tradizionali si fa sempre più incerto e anche pagare una banale assicurazione o un bollo auto risulta sempre più oneroso, l’ultima cosa che un automobilista che è costretto per lavoro o per necessità ad usare la propria vettura praticamente ogni giorno vuole sentirsi dire è che altri costi stanno aumentando.
Tempo fa abbiamo parlato del probabile aumento dei pedaggi autostradali che pur se non così elevato si va comunque a sommare ad altri aumenti che gravano già sulle spalle degli automobilisti italiani. Oggi, scopriamo cosa sta succedendo e perché alcune multe – o meglio, pagare alcune multe – costa ancora di più.
Secondo l’Asaps che ci aveva già messo in guardia a fine giugno, le spese per recapitare le multe a casa dei cittadini che hanno infranto il Codice della Strada sono cresciute del 7% ma si tratterebbe ancora della punta dell’iceberg: la parte veramente brutta della questione la vedremo solo l’anno prossimo quando gli effetti dell’aumento si faranno davvero sentire.
E chi paga?
Con l’illustre eccezione di Verona e Genova, città che hanno trovato un sistema alternativo per notificare le multe, i costi per pagare le sanzioni cresceranno un po’ in tutta Italia. Le due metropoli hanno una soluzione che potrebbe diventare presto la prassi anche in altre città italiane: permettere agli automobilisti di scaricare direttamente le sanzioni sui propri dispositivi digitali e smartphone, eliminando le spese di notifica e tutto il resto dell’iter.
Giordano Biserni, presidente di Asaps, ha cercato di stimare questi aumenti con qualche cifra basata sui dati in suo possesso: “Speriamo di sbagliarci ma l’aumento dovrebbe essere in media dell’8,1%, aumenti che non ci convincono e non servono”, le parole del numero 1 del portale per la sicurezza stradale in Italia che chiede piuttosto un aumento dei controlli anziché delle multe.
Per avere un’idea dell’aumento delle spese, prendiamo il più banale dei “crimini” contro il Codice della Strada: il parcheggio in divieto di sosta, sanzionato con una multa da 42 Euro: “Gli aumenti sulle notifiche, quelli sulle raccomandate e quelli procedurali fanno si che in alcuni comuni, questa multa arrivi a costare 65 Euro”, dice un incredulo Biserni. Cosa possiamo fare per evitare questo problema? Cercare di non prendere multe sembra l’unica soluzione.