Per la serie “quello lì dentro non ci entrerà mai” eccovi un’altra celebre utilitaria con origini molto tranquille che si è trasformata in un vero demonio della pista. Scopriamo cosa le hanno fatto i tuner britannici.
Conoscete la piccola Daewoo Matiz? Ma si, quella piccola e simpatica utilitaria coreana che purtroppo venne presentata proprio in concomitanza con una devastante crisi economica nel paese asiatico che finì per mandare quasi in bancarotta il marchio che la produceva. Proprio per questo molte delle Matiz che vedete in strada portano il marchio Chevrolet: la casa della GM assorbì il marchio coreano dando vita ad un re-branding delle sue auto più riuscite.
Ma oggi non parleremo del marchio Daewoo su cui potremmo scrivere capitoli e capitoli di un’enciclopedia dell’auto quanto di una specifica automobile, una Matiz inglese che è finita nelle mani delle persone giuste o sbagliate a seconda di come la pensate sui tuning estremi. Spesso abbiamo visto piccole utilitarie diventare dei veri mostri con i giusti ritocchi al motore…
Bene, la Matiz originale non era certo un fulmine: la casa coreana di base vi offriva due motori, un tre cilindri non particolarmente affidabile e brillante ed un poco più potente omologo a quattro: in entrambi i casi, l’accelerazione dell’auto era soporifera e la sua velocità massima appena adatta per muoversi in autostrada. Dopo tutto parliamo di una city car. Ma cosa hanno fatto all’auto che vedete in foto?
Dammene il doppio
In qualche modo, i tuner della Powercracy Motorsport di Kentysbare in Regno Unito hanno infilato il motore V6 da tre litri di una vecchia Opel Omega sotto il cofano della Matiz in foto e incredibilmente, il risultato non sembra così male, anzi: c’è entrato tutto, non è stato nemmeno necessario fare un foro nel cofano come succede spesso in questi casi.
Naturalmente per evitare spiacevoli situazioni come la perdita del controllo della macchina che non è certo nata per sostenere questa potenza, i tuner hanno aggiunto altri componenti sostituendo la trasmissione originale, le sospensioni e i freni. Questi ultimi derivano rispettivamente da una Porsche e da una Mitsubishi Lancer EVO6! Pensate che razza di lavoro c’è dietro questa macchina, ci avranno impiegato giorni.
In questo modo comunque l’auto quadruplica praticamente la propria potenza effettiva che passa da 50 cavalli a 190. Non sappiamo ancora a che velocità possa arrivare la nostra Matiz diavoletta ma il video qua sotto ci da un’idea delle sue potenzialità.