La Formula Uno è sempre uno sport di riferimento. Ciò che forse non in molti sanno, è che lo è per molti altri settori anche esterni all’automobilismo, come vedremo in questo articolo.
In molti conoscono la Red Bull per il suo notevole impegno all’interno del mondo dell’automobilismo. E in particolar modo, in quello della Formula Uno. Una scuderia che solo l’anno scorso ha rotto l’egemonia della Mercedes conquistando il titolo mondiale piloti con Max Verstappen e che quest’anno sta rivaleggiando in un’apertissima lotta mondiale con la Ferrari.
se pensate che l’impegno della Red Bull sia legato solo a questo, però, vi sbagliate di grosso. Lo dimostra un progetto che vede F1 e ciclismo incrociarsi. Un qualcosa non capitato di rado, soprattutto nella costante ricerca dell’innovazione tecnologica. La massima serie automobilistica, del resto, può dare tanto al settore delle bici. E proprio per questo, BMC ha portato a termine un percorso durato ben quattro anni con Red Bull Advanced Technologies. Risultato? La bici da corsa più veloce al mondo.
Dopo quattro anni di ricerche e sviluppo, BMC e Red Bull Advance Technologies hanno svelato i risultati del loro progetto che ha portato alla creazione della bicicletta da corsa più veloce del mondo. Si chiama Speedmachine, e ha già debuttato in un test formato gara del campionato del mondo Ironman 2021 a St. George nello Utah in Usa lo scorso 7 maggio.
Ad utilizzarla, l’atleta Red Bull e membro del BMC Pro Triahlon Team Patrik Nilsson. L’azienda austriaca, ha giocato un ruolo davvero fondamentale e determinante in fase di simulazione e modellazione del mezzo, a tal punto da indicare addirittura le linee guida dello stesso. L’obiettivo, fin dal prinicpio, è sempre stato quello di ottimizzare velocità, potenza e qualità della guida.
Andy Damerum, responsabile dello sviluppo commerciale di Red Bull Advanced Technologies, ha spiegato che hanno usufruito delle proprie conoscenze in aerodinamia e CFD (fluidodinamica computazionale) che derivano dalla Formula Uno. In seguito, le stesse sono state applicate al design della bicicletta. Risultato, la Speedmachine.
Comunque, chiaramente, c’è anche il grande zampino di BMC. Come dimostrano pure le parole dell’ambasciatore Fabian Cancellara. Parliamo del due volte campione olimpico della cronometro. Secondo lui, è stato creato qualcosa di mai visto nel ciclismo. C’è chi, poi, non ci tiene minimamente a volare basso. Come David Zurcher, CEO di BMC Switzerland, che afferma di essere sicuro che questa sia la prima bicicletta paragonabile ad una Formula Uno.
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