Il marchio ceco Skoda non è esattamente noto per le sue supercar ma mai dire mai. Questo progetto realizzato da un gruppo di ragazzi è talmente incredibile che ha conquistato l’attenzione della stampa di tutto il mondo.
Ci sono tanti percorsi di studio diversi tra i quali un giovane studente può scegliere per intraprendere una carriera lavorativa e cosa c’è di più divertente che studiare per progettare automobili un domani? L’iniziativa avviata dal marchio Skoda nel 2013 è qualcosa di molto interessante, un progetto che punta proprio sui giovani studenti per preparare il futuro di un marchio con una lunga trazione alle spalle.
La Skoda Academy da ormai quasi dieci anni mette insieme dei team di giovani progettisti: il loro obiettivo, presentare dei progetti che un domani costituiranno l’ossatura del team sportivo della casa che pur non essendo esattamente specializzata nel campo delle corse ha un discreto passato nel Rally e ha detenuto anche un record di velocità con una “normale” berlina come abbiamo visto in un nostro vecchio articolo.
Quest’anno comunque i ragazzi della Skoda Academy si sono veramente superati: hanno infatti svelato da poco una vettura che si è già conquistata la simpatia e l’interesse della stampa specializzata di tutto il mondo. Il mezzo non sfigurerebbe in una Parigi Dakar o in una gara di WRC ma purtroppo, Skoda sembra avere altri piani…
Un triste futuro?
Ribattezzata Skoda Afriq, la vettura progettata dal team di studenti della Skoda Academy è una compatta dall’aspetto e dalle prestazioni sportive che riprende molto da auto come la Fabia impegnata nel campionato WRC nel 2003. Ora, la Fabia non brillò esattamente in quella stagione né nelle successive ottenendo al massimo un poco decoroso quinto posto ma siamo sicuri che la Afriq potrebbe fare molto di meglio.
La Afriq vanta una trazione integrale – fondamentale per auto di questo tipo – ma soprattutto un motore da 190 cavalli e 320nm di coppia massima associato ad un cambio a sette marce. Tuto questo con un peso di 1.350 chilogrammi che rende l’auto piuttosto leggera, tutto considerato. Per approntare questo prototipo, i giovani apprendisti con la casacca verde hanno impiegato 2.000 ore suddivise in quattro mesi.
Un dettaglio interessante e importante per un’auto destinata a gare che si tengono anche in ambienti molto caldi è il sistema di bordo con cui il pilota può avere un rifornimento costante di acqua potabile durante la gara. Purtroppo, per il momento di produzione in serie non se ne parla e l’auto non verrà iscritta a nessun campionato sportivo, secondo Skoda. Ma attenzione: chissà che questa vettura non costituisca un interessante precedente per il futuro…