La Ducati e le sue moto sono un’icona mondiale del saper fare due ruote, ma oggi le imitazioni sono all’ordine del giorno. La genuinità messa a repentaglio dalla case motociclistiche.
La storia o la si fa o la si prova a reinventare, ma è incancellabile e indimenticabile, specialmente agli occhi di chi l’ha vissuta. Eppure, ogni santo giorno vi è qualcuno che prova ad imitarla e rigenerarla, producendo archetipi simili, ma mai eguagliabili. Poi vi sono gli acquirenti, che pur di avere un modello paragonabile, a un prezzo più abbordabile, si accontentano e cercano di far passare il proprio acquisto come un’unico pezzo da collezione. Così, però, non è, dato che le origini si possono solo prendere da esempio e non possono essere riprodotte con gli identici elementi che le caratterizzano.
E poi c’è lei, la Ducati, regina del mondo delle motociclette. Screditata, battuta, ridimensionata e rinata come una fenice che sa sempre il fatto suo. La casa di Borgo Panigale non smette mai di sorprendere e lascia strascichi ovunque essa passi. Le case motociclistiche cinesi tentanto in ogni modo di copiarne i pezzi, ma la forza d’urto della fabbrica italiana riesce comunque a stupire e a rimettere in vita delle produzioni che lasciano senza fiato.
Poi c’è la Scramble, il mito degli anni ’60-’70, che è stato provato ad imitare in ogni modo, ma senza avere il massimo successo avuto in passato. Il suo nome deriva dalla parola “mischiare” tradotta in inglese. Infatti, si tratta di un innovativo modello dei passati anni che vedeva una moto da strada adattata anche a circuiti sterrati.
Ad essere sinceri, questo tipo di motociclette a doppio utilizzo furono inventate negli States, ma in Italia e in Inghilterra vennero poi riprodotte al meglio. Grazie a Berliner, un importatore della Ducati negli Stati Uniti d’America, nacque la prima generazione di Scramble.
Oggi, sia la Ducati che tante altre case motociclistiche mondiali stanno tentando di “rivisitare” quello splendido prodotto che tanto ebbe successo. L’aggiornamento di Borgo Panigale si mostra in tutta la sua essenza, generando un modello 1100 Tribute Pro che è divenuto un bestseller di tutto rispetto.
Ma c’è sempre da far attenzione alle imitazioni. Infatti, anche Jialing la produce in Cina, con il nome di JH150, con un’imitazione di massima attenzione nei dettagli in confronto alla Icon 800. Si tratta di una moto del tutto compatta, con movenze su ruote da 14 pollici. Il motore che monta è un monocilindrico di 149 cc, raffreddato ad aria. Purtroppo, però, per i più appassionati del vecchio continente non vi sono ancora modelli in vendita. In effetti, in Europa non è ancora stata messa in commercio.
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