Non in tutti i paesi del mondo possedere un mezzo militare funzionante è legale. Nel nostro, basta avere la patente giusta e seguire qualche piccolo accorgimento. Siete pronti a giocare al Risiko più bello di sempre?
Tempo fa, abbiamo visto l’interessante vicenda di un Alvis Stormer – un veicolo corazzato da combattimento – venduto in Gran Bretagna come si vende una normale automobile, solo che qui parliamo di un corazzato cingolato da 12,7 tonnellate. Ma come è possibile che un veicolo del genere sia legale su strada? Vi sorprenderà saperlo ma anche qui da noi possedere un carro armato vero e proprio è perfettamente legale.
In fin dei conti, per quanto su internet tanti complottisti si lamentino del fatto che in Italia non si possa fare niente eccetera eccetera, il nostro paese ha delle leggi piuttosto permissive: seguendo questi pochi, semplici accorgimenti, potete guidare anche voi un mezzo corazzato su strada anche se come vi riveleremo alla fine, c’è un piccolissimo problema…
Tanto per cominciare, se non volete spendere un patrimonio, potete guidare il carro armato – o il mezzo militare – di qualcun altro: servizi come l’Apokas Paintball vi offrono infatti un vasto assortimento di corazzati, cingolati e mezzi su ruote appartenenti un tempo ad eserciti di tutta Europa da guidare legalmente a prezzi stracciati: si parla di circa 150 Euro l’ora, a seconda del veicolo, con tanto di istruttore pronto a seguirvi per evitare che facciate danni. Ma voi volete proprio il vostro carro! E allora, ecco come fare.
Ne vale davvero la pena?
Per prima cosa, per guidare un corazzato assicuratevi prima di avere la patente giusta. La patente C ad esempio vi permette di guidare mezzi del peso compreso tra 3,5 e 7,5 tonnellate e in questo elenco rientrano anche molti fuoristrada corazzati o piccoli cingolati che potete trovare in vendita sui siti specializzati. Ma non pensate di portare il vostro nuovo acquisto sulla tangenziale: per spostare i mezzi militari privati da un terreno all’altro, non si possono usare le strade pubbliche. Il mezzo va infatti caricato su un apposito autocarro da trasporto per qualsiasi spostamento al di fuori della vostra proprietà.
Inoltre, non potete – ovviamente – montare armi funzionanti sul vostro nuovo corazzato, a prescindere da quale porto d’armi possiate avere in tasca. La legge 185/1990 è molto chiara e stabilisce che qualsiasi sistema di armamento incluse la blindatura aggiuntiva e le apparecchiature elettroniche di tipo militare a bordo del mezzo debba essere disattivato permanentemente.
E qui, arriviamo al problema principale di possedere un carro armato: vi ritrovate tra le mani un veicolo pagato centinaia di migliaia di Euro, costoso da mantenere, inquinante e tendente a consumare molto gasolio. Poi vi serve un autocarro per trasportarlo da una parte all’altra del paese perché non può circolare sulla maggior parte delle strade pubbliche della vostra città e oltretutto non potete nemmeno usarlo per far esplodere qualcosa al poligono. Certo che potete guidare un carro armato in Italia: la domanda è, ne vale la pena?