L’estate è ormai arrivata e con essa si torna a parlare di una piaga che ogni anno dilaga sulle strade italiane. Il rischio è elevatissimo.
Come ogni estate, si ripropone l’annoso problema degli animali abbandonati. Qualcosa di odioso, spregevole, che, per di più, è anche contro la legge. Ecco cosa si rischia, ma, soprattutto, cosa fare per non far soffrire i nostri amici a quattro zampe.
Secondo i dati forniti dall’Istituto di ricerca Eurispes il cane è in cima alla classifica degli animali nelle case degli italiani, il 44,7% della popolazione ne possiede almeno uno, ma con il sopraggiungere della stagione estiva il numero dei cani abbandonati aumenta e ad impressionare nell’era post-pandemica è anche la quantità di restituzioni degli amici a quattro zampe.
Gli amici non si abbandonano, E allora perché lo fate con i vostri cani? Il prete che spopola sul web con un seguito di 111mila follower su Instagram, Don Cosimo Schena, ribattezzato per le sue poesie e per il suo costante sprone ‘il poeta dell’amore’, si sta battendo sui social per sensibilizzare chi ha adottato degli animali a non disfarsene abbandonandoli prima delle vacanze estive, come purtroppo è accaduto in questi anni.
Il problema, infatti, si ripropone ogni anno. Nel primo giorno d’estate gli Animalisti Italiani sono scesi in piazza per manifestare contro l’abbandono degli animali e la rapida approvazione del Ddl Proteggi Animali, fermo in Parlamento dal 2019. “Dobbiamo dire maledetto Covid, perché con l’inizio della pandemia migliaia di italiani hanno preso un cane per poter uscire. Come animalisti eravamo molto preoccupati per la sorte di questi animali e non sbagliavamo” racconta il Presidente degli Animalisti Italia, Walter Caporale. Dopo un rallentamento registrato negli anni passati siamo di nuovo al fenomeno dell’abbandono degli animali nel periodo estivo.
Animali abbandonati: cosa si rischia
Oggi, l’abbandono degli Animali cosiddetti “da compagnia”, è un reato perseguito, in Italia, ai sensi dell’art.727 del Codice Penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Tale deprecabile azione rappresenta una delle cause della diffusione del randagismo. Nel nostro Paese, ogni anno, vengono abbandonati circa 130.000 Animali domestici, di cui 80.000 gatti e 50.000 cani che vanno a incrementare il numero di randagi, pari a 900.000. 9 gatti e 5 cani vengono abbandonati ogni ora, mantenendo una media impressionante di un abbandono ogni 4 minuti e mezzo.
Peraltro, sempre rimanendo in tema di Codice della Strada, segnaliamo l’art. 189 comma 9-bis che dispone che “l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”. Pena una severa multa da 421 a 1.691 euro.
Prestare il soccorso agli animali è un obbligo di legge. Chiunque non ottempera all’obbligo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 85 a 337 euro. Qualora doveste vedere un animale in stato di randagismo (o, peggio, ferito per strada) dovete avvertire le forze dell’ordine, oppure l’Asp, oppure le guardie zoofile.