L’automobilismo sta per vivere uno dei momenti più importanti e rivoluzionari della sua intera storia. E a proposito, forse non sai tutto di una delle alimentazioni più conosciute ed apprezzate in assoluto: ti conviene conoscerla meglio, prima che sia troppo tardi.
Le auto, da qui al 2035, subiranno una svolta rivoluzionaria con l’elettrico che sarà predominante praticamente per tutto il settore europeo dell’automotive. Fino a quel momento però avranno ancora un seguito i motori “tradizionali”: benzina e diesel. E a proposito della benzina, vi siete mai chiesti come funziona?
E’ certamente il propulsore più apprezzato dagli italiani e molto usato da quegli automobilisti che non percorrono molti chilometri e che vogliono un’alimentazione più economica da acquistare rispetto a quelle diesel o ibride. Considerando quindi la sua popolarità, è decisamente un’ottima idea scoprire il funzionamento di un motore a scoppio a 4 tempi alimentato a benzina. Anche perché, pur avvicinandosi, il 2035 è ancora distante.
Motore a benzina: come funziona l’alimentazione più amata dagl italiani
Per quanto riguarda un motore a benzina, tutto inizia dall’aspirazione. In poche parole, il pistone si muove verso il punto morto inferiore. Attraverso le valvole di aspirazione viene aspirata la miscela aria benzina. Di seguito, arriviamo al passaggio che vede protagonista la compressione. Il pistone inverte la sua corsa comprimendo la miscela aria benzina.
In un determinato momento, poco prima che il pistone raggiunga il punto morto superiore, scocca la scintilla e si avvia la fase di combustione. Arriviamo poi ad un’altra cruciale fase del nostro motore a benzina: l’espansione. La temperatura all’interno della cameria di combustione aumenta e così la pressione sale.
Dopodiché, il pistone viene spinto verso il punto morto inferiore. Ma non è finita affatto qui la nostra avventura alla scoperta del motore a benzina. Già, perché arriviamo ad un altro punto molto importante: lo scarico. Il pistone inverte nuovamente la sua corsa spostandosi verso il punto morto superiore. Inizia così la fase di scarico dei gas combusti attraverso le valvole.
Si tratta di un processo che, per quanto complesso, rende efficace il motore più apprezzato in assoluto dagli automobilisti italiani. Nel 2035 potrebbe sparire per sempre, lo abbiamo detto. Con la possibile decisione finale dell’Unione Europea a riguardo, il suo futuro è davvero appeso ad un filo. Ma come detto in precedenza, parliamo di oltre dieci anni di distanza. Ecco perché abbandonare le auto alimentate a benzina adesso è un errore e, quindi, scoprire qualcosa di più su tale alimentazione può essere solamente una buona idea.