Il casco continua, giustamente, a essere obbligatorio. Ma il caldo è opprimente: ecco qualche consiglio per non impazzire
Ventidue città con il bollino rosso per il rischio caldo quest’anno non si erano mai viste. E’ quanto sta accadendo in questi giorni in Italia. Un caldo da record, senza precedenti. Ma, nonostante il caldo insostenibile, le leggi in vigore non vengono meno: bisogna quindi continuare a indossare il casco a bordo dei ciclomotori. Oggi vi daremo qualche dritta per non patire il caldo. O patirlo in maniera moderata…
Il ministero della Salute indica con il livello 3, il massimo per tutta la popolazione (in una scala che parte da 0) i centri urbani di Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. 19 i bollini rossi (Bolzano, Brescia e Trieste sono ancora arancioni il livello che indica rischio caldo solo per i più fragili).
Le ondate di calore, rileva il ministero della Salute sul suo sito, si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche, osserva il ministero, “possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione”. Si attendono temperature di 39-40 gradi e punte di 42 gradi nelle zone interne di Umbria, Lazio ed Abruzzo. Questo, però, non esime dal dover indossare il casco quando siamo a bordo del nostro ciclomotore. Ecco difendersi.
Il casco, dicevamo, continua, giustamente, a essere obbligatorio. Ecco allora alcuni rimedi e stratagemmi per soffrire di meno il caldo. Importante avere un casco che garantisca una buona aerazione tramite delle prese d’aria. Ricordiamo che il troppo caldo può anche annebbiare la nostra vista, il che alla guida non è mai consigliabile.
Un ulteriore consiglio è quello di dotarsi di fasce refrigeranti, realizzate in un tessuto tecnico che dà un senso di sollievo dal caldo. Basta spruzzare d’acqua la fascia con un vaporizzatore, dopodiché la si inserisce nel casco e si può godere della sua azione rinfrescante. Tutto a un costo esiguo, circa 15 euro.
Un po’ più complesso e tecnologico, ma particolarmente utile è il sistema di condizionamento collegato al casco stesso. Si tratta di una ventola, di un mini radiatore, di un serbatoio per l’acqua e di un filtro. Ovviamente, in questo caso crescono anche i costi.
Da ultimo, vi consigliamo di montare all’interno del casco degli inserti che creano camera d’aria traspirante che offre un riparo contro il caldo, limitando quel fastidioso senso di sudore che avvertiamo soprattutto quando togliamo il casco.
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