Se non può permettersela Travis Scott, artista che ha accumulato milioni e milioni di Dollari di guadagni grazie alla musica nella sua lunga carriera, chi altro può comprare un’auto del genere? Eppure, le accuse sono gravi.
Nel variopinto panorama musicale mondiale il nome di Travis Scott non può certo passare inosservato tra gli artisti che hanno guadagnato più soldi grazie soprattutto ai famosi live – compreso quello organizzato sui server del videogioco Fortnite non troppo tempo fa – e di conseguenza come abbiamo già visto in passato anche uno di quelli che possiede il garage più fornito di supercar.
A Jacques Bermon Webster II meglio noto con il suo nome d’arte Travis Scott le supercar piacciono davvero tanto: ma forse, non avrebbe dovuto sfoggiare sui social network il suo ultimo acquisto visto il vespaio che si è alzato al livello legale dopo che il cantante autore di dischi culto per sul genere come Rodeo ed Astroworld è stato paparazzato a bordo della sua nuova super auto.
La vettura, un esemplare rarissimo della arcinota Bugatti Chiron Super Sport pagato secondo indiscrezioni ben 5,5 milioni di Dollari dall’artista, ha fatto letteralmente infuriare Bob Hillard, uno dei legali che segue la causa tuttora in corso riguardante la tragedia di Astroworld del 5 novembre 2021, un evento che doveva essere una festa ma si è rivelato una tragedia per i presenti.
Giusto o no?
Per chi non conosce questo tragico episodio facciamo un bel passo indietro: nel novembre dello scorso ano durante un enorme concerto di Travis Scott in Texas per il tour del disco Astroworld una calca mortale ha coinvolto le oltre 50.000 persone presenti al festival causando otto vittime in circostanze ancora non del tutto chiarite. C’è stato chi ha accusato Travis di aver incitato la folla a caricare le transenne, chi dice che l’artista avrebbe dovuto fermare il concerto alle prime avvisaglia di una calca e anche chi sostiene che l’entourage del rapper e cantante avrebbe semplicemente dovuto investire più denaro per la sicurezza.
L’avvocato della famiglia di Ezra Blount, una delle vittime più giovani della tragedia con appena 9 anni al momento della sua scomparsa, impegnato in una causa contro l’artista ha dichiarato: “Ezra adesso si starebbe godendo la sua estate se l’artista avesse speso metà del prezzo di quella Bugatti in misure di sicurezza al festival” incolpando direttamente l’artista di aver speso i soldi in modo scorretto. Un’accusa pretestuosa? Le parole dell’avvocato Hillard non sono fraintendibili: “Tutto quello che Travis Scott fa dovrebbe essere messo in discussione vista la tragedia di Astroworld”.
La replica dell’entourage dell’artista è stata altrettanto dura: “L’automobile è stata comprata nel 2020, ben prima della tragedia e questo è un attacco ingiustificato volto a screditare Travis Scott agli occhi dei media. Non funzionerà”, le parole del comunicato ufficiale dello staff dell’artista. E voi cosa ne pensate? E’ giusto evidenziare cose del genere sui social in un processo o bisognerebbe lasciare ai giudici il compito di deliberare chi ha ragione e chi torto nella giusta sede?