Fino al 2 agosto il provvedimento che dovrebbe mantenere contenuti i prezzi. Ma la decisione del Governo non basta
Un palliativo che, peraltro, adesso non ottiene alcun risultato. Questo sembra essere ormai il taglio delle accise disposto e poi prorogato dal Governo presieduto da Mario Draghi per contrastare l’aumento indiscriminato di benzina e diesel. I prezzi, infatti, continuano a salire.
Lo scorso 25 giugno i ministri Daniele Franco e Roberto Cingolani, titolari rispettivamente dei dicasteri Economia e Finanze e Transizione ecologica, hanno firmato il decreto che estende fino al 2 agosto i provvedimenti attualmente in vigore mirati a ridurre il prezzo finale dei carburanti. Quindi è stato rinnovato lo sconto di 30 centesimi al litro su benzina, diesel, Gpl e metano per autotrazione.
Dopo gli ultimi rincari dei carburanti comunicati in questi giorni il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona denuncia che “non c’è pace per gli automobilisti. Le speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga”. In appena 7 giorni un pieno di benzina da 50 litri sale di oltre 50 cent (0,53). Uno di gasolio di 1 euro e 39 cent.
Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 22 cent in più. Con un rialzo del 12,1%, pari a 11 euro e 20 cent per un pieno da 50 litri. Mentre il gasolio è maggiore di oltre 31 cent al litro, con un balzo del 18,1%, pari a 15 euro e 57 cent a rifornimento.
Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è aumentata del 20,6%. Pari a 17 euro e 72 cent per un pieno di 50 litri, 425 euro su base annua. Il gasolio è lievitato del 28,3%, 22 euro e 43 cent a rifornimento, equivalenti a 538 euro annui.
Secondo le ultime stime, infatti, la benzina sale a quota 2,073 euro a litro, il gasolio a 2,033. Alla luce dei rincari dei carburanti il Codacons afferma che “sulle vacanze estive degli italiani sta per abbattersi una maxi-stangata legata agli spostamenti per raggiungere le località di villeggiatura”.
Oggi un litro di benzina costa oltre 1/4 in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2021, con il prezzo che sale del 27,7% su base annua. Il gasolio costa addirittura il 37% in più. Per un pieno di benzina si spendono in media 22,5 euro in più rispetto al 2021. Spesa che sale a +27,4 euro per un pieno di gasolio.
La maggiore spesa su base annua, calcola il Codacons, “raggiunge oggi quota +540 euro a famiglia in caso di auto a benzina, e addirittura +658 euro in caso di auto diesel, solo per i maggiori costi di rifornimento e senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio”. “E’ evidente che il taglio delle accise prorogato al 2 agosto non è una misura sufficiente – attacca il Codacons – Ciò che realmente serve è bloccare i prezzi di benzina e gasolio alla pompa a tornare a listini amministrati dallo Stato”.
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