Il problema di ricaricare l’automobile elettrica potrebbe scomparire per sempre: un innovativo sistema sperimentato da una azienda italiana mette in discussione la necessità delle colonnine di ricarica usate finora.
Il sogno di qualsiasi automobilista è uno: poter guidare all’infinito senza nessun problema di carburante, magari effettuando un lungo viaggio senza doversi preoccupare di quella spia che si accende al momento sbagliato o di fare il pieno prima di partire. Le automobili elettriche d’altra parte hanno un problema ancora maggiore di autonomia rispetto a quelle a benzina dato che devono essere ricaricate dopo aver percorso poche centinaia di chilometri.
Se in futuro potrete guidare la vostra Tesla nuova di zecca tranquilli, senza dover pensare continuamente al pericolo di restare a secco in mezzo alla strada, il merito potrebbe essere italiano: il Gruppo Stellantis ha infatti annunciato un esperimento interessante quanto utile per chi ha deciso di comprare una di queste vetture a propulsione elettrica.
Il progetto a cui sta lavorando l’azienda che possiede il Gruppo Fiat si chiama Arena del Futuro ed ha connotati fantascientifici. Eppure, è tutto vero e i primi test condotti poco tempo fa sembrano essere andati a buon fine: date il benvenuto ad un sistema di mobilità Green come non ne avete mai visti prima!
Ma in cosa consiste questo Progetto Arena del Futuro? Presto detto, Stellantis ha sperimentato un sistema di ricarica che in poche parole permette ad una vettura elettrica come la Fiat 500E usata nel corso del test di guadagnare autonomia, ricaricando la propria batteria mentre si muove. Un sistema simile come concezione al rifornimento in volo dei caccia militari anche se qui non serve un secondo veicolo.
Il test, svoltosi a Chiari nei pressi di Milano lungo un tratto di circa 1km di lunghezza sulla autostrada A35 ha visto il primo utilizzo in Italia della tecnologia DWTP o Dynamic Wireless Power Transfer, un sistema di connettività che invia energia alle auto elettriche tramite una serie di bobine inserite tra il manto stradale e i bordi della carreggiata: più che ricaricare direttamente la batteria, il sistema riesce a conservare l’energia del motore elettrico, limitando quasi del 100% i consumi.
In casa Stellantis, c’è grande soddisfazione per questo test, svoltosi a metà di giugno: “Il piano è fornire una mobilità senza precedenti e con enorme libertà d’azione agli automobilisti in futuro” spiega un portavoce del Gruppo Stellantis. Che dire, se questo sistema si rivelasse funzionante e pronto ad entrare in azione, i viaggi diventerebbero radicalmente diversi e un grande limite delle auto elettriche verrebbe abbattuto definitivamente.
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