L’educazione verso chi lavora è d’obbligo. Ma cosa succede se al contrario una persona che sta lavorando rifiuta di offrirti un servizio? Scopriamo cosa succede se un Taxi non ti vuole a bordo senza una ragione fondata.
In un periodo come questo in cui la benzina costa davvero uno sproposito, spostarsi in auto può diventare un enorme problema specialmente per chi non è disposto a sprecare ulteriore carburante cercando un parcheggio per ore per quello che magari è solo un breve tragitto. La soluzione? I mezzi pubblici, ovviamente.
A volte però, prendere la metro o l’autobus non è un’opzione. Mettiamo che dovete recarvi a lavoro con giacca e cravatta con i 40 gradi all’ombra che fanno quest’estate: arrivereste a lavoro in una doccia di sudore. Fortunatamente, in tutte le principali città italiane c’è un servizio Taxi che pur spendendo una cifra superiore al biglietto dei mezzi pubblici vi permette di arrivare dove dovete arrivare in modo molto più comodo.
Considerando che i tassisti entrano in contatto ogni giorno con centinaia di persone che non sempre sono rispettose del lavoro altrui, è comprensibile che un tassista in servizio si rifiuti di accogliere a bordo una persona che mostra atteggiamenti violenti, maleducati o che per qualsiasi motivo mette a rischio la sua salute o l’integrità del suo veicolo. Ma cosa succede se non fate assolutamente niente di male e il guidatore di un’auto bianca non vi lascia salire a bordo?
Il servizio taxi naturalmente è un bene offerto dal settore pubblico della città in cui vi trovate: questo significa che l’autista di uno di questi mezzi non può arbitrariamente proibirvi di salire a bordo senza una ragione valida. Ciascuna Regione ha le sue norme ma in generale, tutte si rifanno al principio che stabilisce quanto segue: “L’offerta del servizio taxi è offerta ad una platea indistinta di utenti”.
Il servizio insomma non può essere negato se non per motivi estremamente gravi: è tutto nel Codice della Strada, precisamente negli articoli 85 ed 86 secondo cui: “Il trasporto pubblico è regolamentato dalle leggi di riferimento regionali”. Generalmente, un tassista che si rifiuta di prendere a bordo un cliente, rischia una sospensione di 30 giorni se è la prima infrazione di questo tipo o addirittura di perdere la licenza in caso di comportamento reiterato.
In passato come riporta Legalink, ci sono stati alcuni casi – probabilmente pochi isolati episodi – riportati da potenziali clienti che sarebbero stati lasciati a piedi perché la destinazione scelta era troppo vicina e il tassista preferiva un cliente disposto a spendere di più o perché il luogo in cui il cliente voleva arrivare era considerato scomodo o pericoloso o ancora corse rifiutate da tassisti vicini alla fine del turno. In tutti questi casi, come avete visto, la legge è dalla vostra parte.
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