La storia dell’automobilismo è veramente incredibile e piena di eventi e protagonisti straordinari. Ce n’è uno che conosciamo tutti ma che, di lui, forse sappiamo fin troppo poco.
La storia dell’automobilsimo è davvero vasta, con tantissimi personaggi e marchi che nel tempo sono riusciti a renderla semplicemente unica. E non solo; perché se è vero che l’automobilismo è costituito, appunto, dalle auto e dai loro produttori, è vero pure che altre aziende sono state fondamentali per l’automotive per come lo conosciamo oggi.
Società come Michelin, simboleggiata da un simbolo famoso ormai in tutto il mondo: l’Omino Michelin. Il suo vero nome è Bibendum, e ha più di un secolo di storia alle spalle. Una mascotte quasi impossibile da non conoscere oggi. Nato nel 1898, 123 anni fa, è sicuramente uno dei più antichi registrati. Ma vi siete mai chiesti qual è la sua storia e com’è nato?
Tutto nacque all’esposizione universale e coloniale di Lione del 1894, quando Edouard e André Michelin (fondatori di una delle aziende di gomme per eccellenza) notarono una pila di pneumatici che riportava ad una figura umana. O almeno, lo faceva ai loro occhi. Ben quattro anni dopo, quella figura strana e decisamente fantasiosa prese vita grazie al fumettista Marius Rossillon – maggiormente noto con il nominativo O’Galop.
Quest’ultimo, mostrò ai fratelli Michelin una sorta di manifesto pubblicitario scartato da una birreria. Non il massimo come presentazione, ma va capita pure l’epoca. In ogni caso, era raffigurato una sorta di umano che regge un bicchiere di birra in mano. Uno dei fratelli, André, ci vide un uomo pneumatico. E così viene data vita al Bibendum.
Il primo manifesto con lui protagonista, è del 1898 e ci sentiamo di dire che è a dir poco originale; brinda con un bicchiere pieno di vetri e frammenti taglienti mentre pronuncia la frase: “Alla vostra salute, Michelin si beve gli ostacoli”. Mica male, eh? La campagna pubblicitaria ha un grande successo, e possiamo dire che grazie a questo umanoide gommato Michelin abbia dato il via ad una storia incredibile e forse all’epoca – anzi, sicuramente – pure inimmaginabile.
Oggi il corpo della mascotte è molto più spesso. Anche perché in principio, il logo disegnato da O’Galop era basato su gomme da bicicletta. L’evoluzione degni pneumatici lo rese più corposo negli anni a venire. Pure lo sguardo cambiò notevolmente rispetto alla prima versione. Negli anni duemila, viene eletto dal Financial Times come miglior logo di tutti i tempi. Segno che Bibendum di strada ne ha fatta: pure più degli pneumatici della casa francese.
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