Tutto si incastra in un momento di grande transizione per quanto concerne il settore. Come andrà a finire la querelle?
Il mondo delle aziende automobilistiche, si sa, è un mondo di squali. I brand sono pronti a siglare partnership milionarie. Ma un attimo dopo a farsi una guerra senza esclusione di colpi. E sembra proprio quello che sta per accadere tra due colossi mondiali.
Tutto si incastra in un momento di grande transizione per quanto concerne le auto con motori termici, che le autorità vorrebbero bandire già dai prossimi anni. Ma con la resistenza di marchi molto importanti. Per esempio, Audi, che ha una presenza globale in più di 100 mercati, ha fissato il lancio del suo ultimo modello ICE nel 2026 e continuerà a produrre auto con motori termici elettrificati fino al 2032. Il colosso automobilistico tedesco è partito con la gamma elettrica ormai da 6 anni e si trova ora, e lo sarà ancora di più nel 2026, in una posizione di vantaggio rispetto ai diretti concorrenti
Il produttore cinese di auto elettriche Nio ha dichiarato che nel 2024 inizierà a produrre propri pacchi batteria. Nio, prevede di iniziare a produrre un pacco batteria da 800 volt nella seconda metà del 2024, ha detto il suo presidente William Li agli analisti durante una call. La maggior parte dei veicoli elettrici funziona con batterie da 400 volt. Mentre le auto elettriche Taycan di Porsche sono alimentate da pacchi batteria agli ioni di litio da 800 volt. Che quindi si ricaricano più velocemente.
Li ha detto che Nio, che ha oltre 400 dipendenti che lavorano alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie per le batterie, prevede di utilizzare una combinazione di batterie autoprodotte e di provenienza esterna a lungo termine. Un piano simile a quello di Tesla. Li ha detto che Nio prevede di utilizzare pacchi batteria autoprodotti per il suo nuovo marchio per il mercato di massa, che dovrebbe essere pronto per la vendita nella seconda metà del 2024.
E riguarda proprio questi due colossi dell’automotive il caso giudiziario di cui vi parliamo oggi. Audi, infatti, ha intenzione di intraprendere una causa (che si preannuncia milionaria) nei confronti del costruttore cinese NIO. La causa che l’azienda tedesca vuole portare avanti è sostanzialmente per plagio.
Audi infatti contesta che il nome dei modelli ES6 e ES8 sia troppo simile agli allestimenti sportivi di A6 e A8 (ossia S6 e S8). In effetti, quando le case automobilistiche scelgono di dare alle proprie vetture nomi in codice e sigle, anziché nomi estesi, il rischio di confondersi è sempre dietro l’angolo. Soprattutto per i profani.
Ma un conto è parlare di confusione tra profani. Un conto è adire le vie legali per tutelare i propri interessi, che, come sappiamo, sono con tanti zeri sul conto. Dai primi pareri legali, infatti, le doglianze di Audi non sembrerebbero fondate. Ma staremo a vedere cosa accadrà.
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